![]() |
Scritto il 27/07/11 alle 10:21:44 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() ![]() Con quanta soddisfazione politici e commentatori dei giornali hanno accolto la notizia che la strage in Norvegia non era da attribuirsi al terrorismo islamico bensì a uno scandinavo robusto, biondo e con la faccia da bamboccione iper nutrito. Il fatto che il pazzo si chiami Anders Behring Breivik e non Mohamed permette una nuova infornata di odio anti occidentale, consente con più facilità di tirare la croce addosso a chi difende i valori della civiltà a cui - assieme ai norvegesi - apparteniamo. Ieri su Repubblica Francesco Merlo pontificava che gli "incubi di Breivik sono gli stessi che circolano su tanti nostri giornali", "sembrano degenerazioni delle invettive di Oriana Fallaci e dei suoi pessimi seguaci". Sullo stesso giornale, Michele Serra teorizzava che lo sterminio di un’ottantina di persone è un atto politico non molto diverso da quelli della jihad islamica o delle Brigate rosse, quasi che il mentecatto Anders facesse parte dell'album di famiglia della destra europea. Paolo Soldini, sull'Unità, sviluppava meglio il pensiero, chiarendo che ci siamo occupati troppo dell'orrore musulmano dimenticando quello che covava nella nostra Europa. Nei giorni precedenti abbiamo letto tonnellate di altre sedute psicanalitiche in cui il paziente era di volta in volta la società dei consumi, il patriottismo, la fede religiosa cristiana eccetera. Sono tutte variazioni sul medesimo tema: l'Occidente ha prodotto il mostro. L'assassino è figlio di chi con decisione difende le ragioni della cultura europea e americana contro le aggressioni esterne. A furia di dire che i seguaci di Maometto sono un pericolo, ecco che cosa avete creato, berciano i progressisti illuminati. Avevano detto le stesse cose dopo i massacri compiuti da Al Qaeda. Anche allora ripetevano: è colpa dell'Occidente e delle sue politiche neo colonialiste. Tendevano al giustificazionismo, spiegavano che la rabbia musulmana andava capita, sviscerata. Volevano convincerci che era una risposta agli errori dei neocon di Bush. Allo stesso modo, oggi dicono che la responsabilità è di chi ha fomentato l'astio antimusulmano. Se uno dicesse che sono stati gli imam fanatici a favorire l'avvento di altro fanatismo, verrebbe come minimo accusato di apologia. "Nulla è più occidentale dell'odio verso l'Occidente, della passione di maledirsi, di lacerarsi", scriveva il francese Pascal Bruckner raccontando il "masochismo occidentale". In nome di questo masochismo ora dovremmo rinunciare a regolamentare l'immigrazione clandestina, a combattere gli estremisti di Allah, a credere che il multiculturalismo sia stato un fallimento. Ebbene no, non rinunciamo. Breivik non è un discepolo di Oriana Fallaci, è un pazzo. Non è una modificazione genetica della destra, poiché tutta la destra lo condanna. Continuiamo a pensare che siamo migliori di Osama Bin Laden poiché da noi un malato di mente armato di mitragliatore non trova appoggio, ci fa venire il vomito, piuttosto. Purtroppo, difendere questi punti di vista non è facile. E a complicare le cose arriva Mario Borghezio, il quale ha perso un’occasione per stare zitto e ha fornito un alibi perfetto a chi ora accusa partiti come la Lega di xenofobia e di aver preparato il terreno per le stragi dei crociati. Durante il programma radio "La Zanzara", questo signore ha dichiarato che le idee di Breivik sono al cento per cento giuste, anche se la violenza va sempre condannata. Se Borghezio ha letto i libri della Fallaci, vuol dire che non ci ha capito un tubo. Si comporta come un Tariq Ramadan qualsiasi, alla stregua di chi giustifica Al Qaeda motivato dall'odio per l'America e Israele. La differenza dell'Occidente rispetto ai suoi critici e ai suoi nemici, però, sta tutta qui. Noi siamo capaci di dire che il folle norvegese ci disgusta e allo stesso tempo che quanti lo giustificano sono esecrabili. Continuiamo a difendere la democrazia e a combattere il multiculturalismo perché la violenza estremista ci fa rabbrividire. E oggi la prima cosa da fare per difendere l’Occidente è ripetere che Borghezio ha parlato come un pirla. Chi volesse prenderlo sul serio allo scopo di screditare la Fallaci, i conservatori e una certa idea di democrazia, va iscritto nello stesso club. libero |
Commenti a questo articolo: |
![]() |
Scritto il 27/07/11 alle 11:18:49 GMT pubblicato da giuliana |
Borghezio non ha approvato la strage del mostro. Se le idee di base di ogni strage fossero davvero tutte condannate con forza come in questo caso, l'ideologia razzista e discriminatoria islamica sarebbe da tempo fuorilegge in Italia e in Europa. Invece continua a trovare a sinistra tanti fiancheggiatori e sostenitori. La differenza è che, mentre per Borghezio e per tutto il mondo occidentale l'autore della strage è da condannare, per tutti i musulmani c'è approvazione unanime e incondizionata nei confronti degli autori delle stragi in nome di allah. Ripeto la domanda: " Che cosa ha detto di sbagliato, Borghezio? " |
![]() |
Scritto il 28/07/11 alle 23:00:14 GMT pubblicato da domenico bonvegna |
vi ho spedito il mio intervento ma vedo che non l'avete pubblicato, comunque c'è qualche articolo pubblicato che io avevo citato... Borghezio poverino ha detto cose condivisibile il problema che magari parla come al bar e quindi è facilmente strumentabile...il problema è che ora bisogna stare attenti a non essere demonizzati perchè insistiamo a difendere le radici cristiane della nostra EUROPA...comunque per avere una visione completa della questione bisogna studiare e leggere gli interventi del prof Introvigne...che è un esperto in materia... |
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori. |