Il Corano nelle scuole italiane?
Scritto il 09/09/11 alle 15:28:47 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Europa degli idiotiUn’affermazione del genere ci sembra gravemente lesiva dei nostri diritti di cittadini italiani, oltre che di cristiani

Tutti noi cattolici, compresi i cosiddetti laici, compresi i perseguitati a motivo della fede, tra cui molti musulmani convertiti al cristianesimo che devono nascondere questa loro scelta, pena la morte, compresi tutti coloro che credono in Cristo nelle varie zone del mondo, siamo rimasti a dir poco allibiti davanti alla notizia resa pubblica da S. Eminenza il Card. Martino, preposto al Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, che vorrebbe favorire lo studio del Corano nelle scuole cattoliche per i bambini musulmani, adducendo la seguente motivazione: “…perché si offre l’occasione ai musulmani di vivere la reciprocità, la pace tra i popoli e la giustizia soprattutto in quelle scuole ove fossero presenti almeno 100 bambini musulmani….”

A parte il fatto che questa eventuale decisione dovrebbe competere al Ministero della Pubblica Istruzione, essendo il risultato di un preciso Concordato tra Chiesa e Stato e non una scelta arbitraria di un singolo Prelato, a parte questo, un’affermazione del genere ci sembra gravemente lesiva dei nostri diritti di cittadini italiani, oltre che di cristiani, per i seguenti motivi:

  • Per vivere la reciprocità tra i popoli, dovremmo noi occidentali attendere, senza più nulla concedere, che nei paesi musulmani sparsi nel mondo venga permesso ai cristiani di praticare apertamente la loro fede e i loro diritti, quando invece vengono distrutte in continuazione chiese, case e uccisi i cristiani che si rifiutano di passare all’Islam.  I cristiani uccisi nel mondo, in prevalenza dove vige la shari’ah islamica, cioè il Corano, è di circa 160.000 vittime all’anno, documenta Antonio Socci nel libro “I cristiani perseguitati”.
  • È impossibile ottenere la pace attraverso lo studio del Corano perché proprio il Corano incita alla guerra.  Dice infatti il Corano: “Vi è prescritta la guerra, anche se non vi piace” (Cor.2,216). “Uccidete gli idolatri ovunque li troviate” (Cor. 9,5).  “Profeta! Lotta contro gli infedeli e gli ipocriti e sii duro con loro” (Cor. 66,9).  In questa lotta gli “infedeli” non possono rivendicare alcun diritto come esseri umani, perché l’Islam non riconosce persone o Stati non musulmani, e nemmeno i diritti dei prigionieri che sono “proprietà” dei vincitori. La schiavitù abolita in Occidente dal Cristianesimo, è legittimata nei Paesi islamici perché riconosciuta ufficialmente dal Corano  (Cor.2,221)

Forse l’illustre Prelato non è a conoscenza che la stessa Corte di Giustizia Europea in data 31 luglio 2001 ha affermato con sentenza l’incompatibilità della Legge Coranica (Shari’ah) con la Convenzione per i diritti dell’uomo.(Affaire Refah Partisi).  Certe nostre concessioni liberal-democratiche, all’insegna della prostrazione incondizionata alle richieste altrui, sono per i musulmani segno di debolezza da parte nostra, di cui essi ridono, beffeggiandoci.  E’ per questo che vogliono “convertirci” perché ci considerano dei rammolliti senza ideali, mentre loro si sentono forti e orgogliosi, pieni di fede nel Corano, e ce lo dimostrano anche con armi spaventose, di cui non fanno certo mistero, vantandosi del fatto che essi sono innanzitutto intrepidi guerrieri disposti a tutto, in nome di Allah. L’accettazione incondizionata delle loro richieste ci sta conducendo inesorabilmente verso la schiavitù,  e non certo verso il rispetto reciproco!

Dobbiamo aprire gli occhi sul fatto che molti capi musulmani sono ottimi maestri nell’educare alla guerra perfino i bambini col mito del “kamikaze”, e questo lo insegnano ispirandosi proprio al Corano e non certo alle favole di Biancaneve! Non c’è un Corano che invita alla tolleranza e uno che invita alla guerra, perchè il Corano che si studia è identico per tutti, adulti e bambini, islamici moderati o terroristi scatenati!   Quali potrebbero essere le conseguenze di un simile, solo apparente, gesto di apertura?  Nessuno in Italia ha mai negato la libertà di culto ai fedeli delle varie espressioni religiose, e i musulmani hanno la libertà di approfondire il Corano usando i luoghi preposti a tale scopo, cioè le loro case e le moschee, che in Italia sono più di 300!

 

MA NOI CRISTIANI NON ABBIAMO PROPRIO NULLA DA INSEGNARE AI MUSULMANI?   IL NOSTRO VANGELO È DAVVERO COSÌ INSIGNIFICANTE RISPETTO AL CORANO, PER ESSERE EMARGINATO CON TANTA FACILITÀ?

Dobbiamo finirla con quel complesso di inferiorità che ci hanno scagliato addosso accusandoci di falsità delle quali ci hanno perfino costretto a chiedere scusa davanti al mondo! Al contrario di quanto ci vogliono far credere i mass-media, ogni giorno passano alla fede cristiana molti musulmani da ogni parte del mondo e questi, anche se perseguitati, sono assai più forti, fervorosi e convinti di quanto non lo siamo noi cristiani di vecchia tradizione europea.

 
IL CENTRO CULTURA CRISTIANA È CONVINTO CHE L’EVENTUALE INSERIMENTO DELLO STUDIO DEL CORANO NELLE SCUOLE SAREBBE UN VERO TRADIMENTO NON SOLO VERSO I CRISTIANI MA ANCHE VERSO I MUSULMANI PERCHÉ, SOTTO LE MENTITE SPOGLIE DI UN GESTO DEMOCRATICO, RISCHIAMO DI INGANNARE TUTTI, IN QUANTO LI PRIVIAMO DELLA POSSIBILITÀ DI APRIRSI ALLA RIFLESSIONE E ALLA VERITÀ, SVENDENDO LA NOSTRA PIÙ FORTE IDENTITÀ COME SE NON CONTASSE UN BEL NULLA.

    * Ai musulmani è doveroso ricordare che, se qui da noi godono della libertà, della casa, del lavoro, del benessere, della pace, della giustizia, del perdono, del rispetto, ecc. è perché sono in un paese cristiano, vale a dire un paese che ha accolto Gesù Cristo, il quale ha insegnato questi valori, dopo averli vissuti, valori talmente forti che hanno fondato il “Diritto Occidentale” vanto e orgoglio non solo del Cristianesimo ma di tutta l’umanità.

    * Bisogna ricordare ai musulmani che Gesù Cristo, anche quando è raffigurato in croce, rappresenta per tutta l’umanità un altissimo valore umano e civile di carattere universale che non contrasta assolutamente con nessun “credo” o cultura perché, in nome di quel “Martire crocifisso” migliaia di uomini di tutte le Nazioni si sono prodigati, anche dal punto di vista umano, per lenire la sofferenza di tanta gente, al modo di Teresa di Calcutta, di Pietro Claver, di Francesca Cabrini, di Francesco Saverio e di molti altri Santi.  Hanno aperto in tutto il mondo scuole, cooperative, lebbrosari, ospedali, abitazioni civili, hanno insegnato la grandissima dignità di ogni persona umana davanti a Dio anche se povera e umile, perché creatura Sua, fatta a Sua immagine e somiglianza e spesso hanno ricevuto, come ringraziamento, persecuzione e martirio.  L’Istat afferma che, in nome di Cristo crocifisso, e non certo del Corano, il 92 per cento delle opere umanitarie del mondo è stato promosso dalla Chiesa Cattolica, pur non essendo questo lo scopo principale della sua missione.

    * Bisogna ricordare infine che, se è impresa difficile raggiungere la reciprocità, la pace e la giustizia senza Cristo, è addirittura impossibile pensare di raggiungerla con lo studio del Corano!   Portare un po’ alla volta i bambini musulmani a conoscere la figura meravigliosa di Cristo, di cui si parla anche nel Corano considerandolo un Profeta, è l’unica strada per sperare di arrivare alla vera pace, alla vera libertà e al vero amore, nella reciprocità.

 

Per una conoscenza più completa, anche se sommaria, della figura di Cristo, vero Dio e vero Uomo, è inoltre doveroso ricordare a tutti, ma in particolare ai cristiani, che:

    * Gesù Cristo è l’Unico Salvatore e Redentore, vero Figlio di Dio, mandato dal Padre 2000 anni fa a Betlemme per mostrarci il vero Volto di Dio e per affermare con forza che l’uomo è amato da Dio più di quanto una madre possa amare la sua creatura.
    * Quel Cristo in croce non è segno di morte ma ci ricordala Risurrezioneela Vita Eterna, la felicità senza fine accanto a Dio e a tutti i nostri cari, perché anche noi, come Cristo, risorgeremo in una gioia che non avrà fine;
    * Quel crocifisso, segno di questo tremendo Amore di Dio per l’uomo, sta ad indicarci anche che il dolore su questa terra non è mai sterile se è offerto a Dio come riparazione per i nostri e altrui peccati, anzi, può trasformarsi in consolazione, redenzione e salvezza;
    * Quel Crocifisso ci ricorda che questi pochi anni di vita che sono concessi all’uomo su questa terra sono sempre e solo un passaggio per tutti, ricchi e poveri, mai un fine, e pertanto dobbiamo farli fruttare nel migliore dei modi, godendo anche dei doni meravigliosi della terra, senza però attaccarci ad essi con cupidigia come se fossero eterni.

Quel Crocifisso, infine, ci ricorda che dobbiamo amare tutti, anche i nostri nemici, però senza avere l’ipocrisia di calpestare o accantonare il “Primo Grande Amore”, unica fonte di tutti gli altri amori che è proprio Lui, nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, davanti al quale tremano le potenze infernali e diventano un soffio i potenti della terra.

http://www.ioamolitalia.it/2011/09/il-corano-nelle-scuole-italiane/

Commenti a questo articolo:
 
 leggiamo il corano,libro del culto di "pace"
Scritto il 09/09/11 alle 23:14:53 GMT pubblicato da matamoros
corano 9:123
Fate guerra sugli "infedeli" che sono vostri vicini di casa.

corano 2:191

Sgozzate gli "infedeli" dove li trovate, in qualsiasi luoghi sono.

Islam, il culto di "pace"

L'articolo e i commenti sono pubblicati sul sito: Una via per Oriana
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.