Souad Sbai: l'aggressione di Omar alla figlia 17enne?
Scritto il 14/09/11 alle 13:51:59 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
IslamUn problema di educazione...

L’onorevole Sbai afferma poi che “a 17 anni è normale che una ragazza abbia un fidanzatino, ma il problema è che molte persone hanno problemi psicologici gravissimi, e in questi casi le leggi non sono neanche efficaci. Bisogna dare un segnale chiaro e far capire che a chi commette questo tipo di violenze non verrà data la cittadinanza oppure non verrà rinnovato il permesso di soggiorno.

L’educazione è necessaria anche nei confronti delle famiglie, dei padri e delle madri, perché sento parlare di episodi di questo tipo molto più qui che in qualunque altro paese europeo. Abbiamo visto ragazze sgozzate, decapitate o picchiate selvaggiamente, e soprattutto quest’estate abbiamo ricevuto tantissime telefonate e sistemato molte ragazze in cerca d’aiuto in centri di accoglienza”.

Souad Sbai è convinta che “l’avanzata estremista è stata devastante per la comunità, che stava portando avanti un processo di integrazione naturale, tranquillo e per così dire “normale”, ma all’improvviso si è fermato tutto ed è subentrata un’altra integrazione, quella radicale estremista, senza che noi potessimo fare abbastanza per fermarla. Oltre altra nostra associazione, che nonostante il grande impegno dei volontari è di piccole dimensioni, non c’è nessun altra struttura che si occupi di questo, quindi è necessario che ci sia almeno un osservatorio per studiare questi fenomeni e per cercare di deviarli in qualche modo”.

La Sbai conclude parlando del grande problema di questi ragazzi che vivono nel nostro Paese da sempre e che subiscono questo tipo di violenze, ragazzi che “nessuno vuole perché non sono né italiani, né marocchini, né egiziani, né tunisini, e vivono una solitudine piena senza che nessuno li protegga. Se accadesse una cosa del genere a un italiano si creerebbe uno scandalo di cui si parlerebbe per giorni, ma quando succede alla ragazza straniera se ne parla al massimo per qualche ora, e questo è da considerare in tutto e per tutto razzismo”.

Claudio Perlini

L'articolo e i commenti sono pubblicati sul sito: Una via per Oriana
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.