2011, 105mila cristiani vittime della persecuzione
Scritto il 25/09/11 alle 15:21:22 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ExtraumanitariTra il 2000 e il 2010 le vittime sono state 160 mila all'anno, mentre nel XX secolo sono stati 45 milioni i cristiani uccisi a motivo della loro religione
Rilanciamo questo servizio dell'Agenzia Ansa su un evento svoltosi oggi a Roma:
''Ogni cinque minuti un cristiano viene ucciso a causa della sua fede. Nel 2011 si stima che saranno 105 mila le vittime della persecuzione contro i cristiani. Tra il 2000 e il 2010 le vittime sono state 160 mila all'anno, mentre nel XX secolo sono stati 45 milioni i cristiani uccisi a motivo della loro religione''.

Citando queste stime, che dicono che i cristiani sono ''i piu' perseguitati al mondo'', Massimo Introvigne, direttore Cesnur e rappresentante dell'Osce per la lotta alla discriminazione, al razzismo e alla xenofobia, ha lanciato l'allarme per quella che è diventata ''una vera e propria emergenza umanitaria, che non riguarda solo i cristiani ma tutta la società civile e le istituzioni internazionali''.

L'occasione è quella del convegno ''I buoni saranno martirizzati. La persecuzione ai cristiani nel XXI secolo'' promosso alla pontificia università Lateranense da ''Luci sull'Est'' e a cui hanno preso parte, oltre a Introvigne, il vescovo di San Marino e Montefeltro, mons. Luigi Negri, il direttore di Asianews, padre Bernardo Cervellera e l'eurodeputato Magdi Allam. ''Se ci sono delle vittime ci sono anche degli assassini - ha spiegato Introvigne -. E proprio il Papa ce li ha indicati in un celebre discorso del 5 gennaio scorso.

Il Papa ha parlato del fondamentalismo islamico in Paesi come il Pakistan e l'Egitto, aggravato nel primo caso dalla legge sulla blasfemia e nel secondo dall'errore che si fa di mettere sullo stesso piano libertà di culto e libertà religiosa; ci sono poi i regimi comunisti come la Corea del Nord; i Paesi dei nazionalismi religiosi come l'India.

Infine - ha aggiunto - Benedetto XVI ci dice che la discriminazione religiosa esiste anche in Occidente'' in forme diverse, come quella ''dell'intolleranza verso il Papa o dell'odio ideologico'' che, ha avvertito, ''non sono meno pericolose''. L'allarme è stato condiviso anche da mons. Negri che ha tracciato la cornice culturale del fenomeno. ''La mia preoccupazione - ha detto - sta nel fatto che il martirio non è causato da una semplice cattiveria, ma da una posizione culturale ideologicamente contraria alla fede.

Il XX secolo e' divenuto il secolo delle idee assassine, delle ideologie secondo cui l'uomo è Dio a se stesso e chi rappresenta un'idea diversa da ciò va eliminato, anche fisicamente''. ''Oggi - ha osservato - a predominare è l'ideologia del progresso tecnico-scientifico e del protestantesimo radicale arrivato a un odio feroce verso il cattolicesimo''.

Si tratta, ha specificato il vescovo, ''di sette protestanti che contro i cattolici mettono in campo forti strutture finanziate da ingenti mezzi economici delle logge massoniche statunitensi e della finanza ebraica''. ''Qualunque siano le forme che prende il martirio - ha concluso Negri - è un problema culturale. La lotta tra ideologia e cristianesimo ormai caratterizza univocamente il mondo che in quanto globale ha globalizzato anche il male e l'odio alla Chiesa''.

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