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Scritto il 16/10/11 alle 15:36:17 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana |
![]() ![]() ‘’E’ andato tutto distrutto, non c'è più niente. Mi è rimasta solo la fede nuziale. L’ho ritrovata per terra questa mattina’’. Si guarda e si gira e rigira la fede al dito, annerita dalle fiamme, il generale in pensione Bruno Grazi, affittuario dell’appartamento di via Labicana, dato alle fiamme sabato da un gruppo di violenti. Un appartamento di 110 metri quadri, al primo piano, sopra alcuni uffici del Ministero della Difesa, preso di mira da un gruppo di incappucciati durante il corteo degli indignati. ‘’Hanno spaccato tutto perché hanno visto quella targa del Ministero ma in realtà non c’è più nessun ufficio’’, racconta il generale, 76 anni, a Ign testata on line del gruppo Adnkronos, guardando sconsolato le finestre annerite dell’appartamento dove risiede da 42 anni insieme alla moglie. Sabato se la sono vista brutta. ‘’Io e mia moglie stavamo guardando la televisione quando abbiamo sentito un botto: era il vetro del portone d’ingresso che hanno rotto a sprangate. Poi hanno buttato una bomba dentro. Nell’ingresso c’era un armadio a muro, di legno, che è andato subito in fiamme. Da lì ha preso fuoco il corrimano della scala, anch’esso in legno, fino ad arrivare al primo piano dove stavamo noi. Fiamme e fumo, stavamo soffocando. Ci siamo salvati perché alcune persone hanno messo una scala nel cortile interno, da cui siamo riusciti a scendere. I Vigili del Fuoco sono arrivati dopo circa un’ora ma le fiamme ormai avevano distrutto tutto. Mobili, oggetti, vestiti, anche i nostri telefonini. In quel momento abbiamo pensato solo a salvarci’’. adnkronos |
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