La prof concede lo studio a studentessa Musulmana per pregare
La Bicocca intanto pensa di realizzare uno spazio apposito per queste esigenze 
Il diritto alla preghiera è sacro, verrebbe da dire. Quello che è accaduto all’Università Bicocca di Milano dimostra quanto stia cambiando la nostra società verso il melting pot, cioè un agglomerato di culture diverse che vivono serenamente fra loro.
Ma veniamo ai fatti: una studentessa di religione islamica iscritta alla magistrale in psicologia della Bicocca, ha fatto presente che nella struttura non ci sono spazi adatti per svolgere la sue preghiere, dato che i musulmani pregano ad orari prestabiliti.
A farsi carico delle rimostranze della ragazza è stata un docente universitario, Chiara Volpato, che le ha concesso di usare il suo studio per le orazioni.
Il gesto di solidarietà e comprensione della professoressa non è rimasto lettera muta, tanto che del caso si sono occupati i maggiori quotidiani islamici, rimasti favorevolmente impressionati dall’iniziativa. La Volpato ha anche spiegato che probabilmente la Bicocca nel prossimo futuro si doterà di una sala apposita per questo tipo di esigenze, in modo da venire incontro agli studenti di culture e religioni diverse.
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