India - Il sacrificio umano di una bambina di sette anni
Le hanno strappato il fegato per favorire il raccolto: succede in India 
Due contadini indiani sono stati arrestati dopo aver confessato di aver ucciso una bambina di nemmeno 7 anni nell’ambito di un sacrificio rituale mirato a rendere la terra più fertile e ad avere un miglior raccolto. Succede in India dove Lalita Tati, la bambina, era “scomparsa lo scorso ottobre”, dice il Washington Post, ma i suoi resti smembrati sono stati ritrovati una settimana dopo dalle autorità di polizia, che da quel momento hanno iniziato le indagini.
IL SACRIFICIO DEL FEGATO – “La polizia ha arrestato due uomini, entrambi poveri contadini, la scorsa settimana”, continua il giornale americano, “ed hanno detto alla polizia che hanno ucciso la bambina per placare i loro dei ed avere un buon raccolto”. Ora i due rischiano l’ergastolo o addirittura la pena di morte: le autorità confermano di aver raccolto “prove a sufficienza” anche senza la confessione per ritenerli colpevoli: “I due hanno ammesso di aver strappato il fegato della ragazza”, dice Rajendra Narayan Das, dirigente della polizia nello stato di Chhattisgarh.
QUASI NORMALITA’ - Poveri, illetterati, i due contadini sono parte della popolazione dell’India tuttora “tribale”, ovvero aliena da qualsiasi civilizzazione: i sacrifici umani, per quanto rari e sporadici, sono tuttora avvenimenti di rilevante importanza. Secondo il Daily Mail, nello stato da cui i due provengono le credenze popolari sono ancora molto radicate.
www.giornalettismo.com/archives/184515/il-sacrificio-umano-di-una-bambina-di-sette-anni/
La responsabilità dei commenti è dei rispettivi autori.