Arabia Saudita, basta commessi nei negozi di intimo
Scritto il 09/01/12 alle 15:11:34 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
IslamProtestano i fondamentalisti: «Permettere alle donne di lavorare è un crimine proibito dalla sharia islamica»

Basta commessi maschi nei negozi di biancheria intima dell’Arabia Saudita. Lo ha stabilito a giugno Re Abdullah con un decreto che dava 6 mesi di tempo ai 7.300 punti vendita interessati per mettersi in regola, rimpiazzando il personale maschile (circa 40mila uomini, in prevalenza di origine pakistana) con altrettante donne. Una mossa, quella reale, salutata come una vera e propria “rivoluzione sociale” in un paese dove alla popolazione femminile era finora precluso di lavorare (fatta eccezione per le classi più abbienti e per i lavori in campo medico o governativo).

La nuova norma pone fine a decenni di shopping "imbarazzato": su Facebook era anche nato un gruppo che chiedeva di boicottare i negozi di lingerie dove c’erano commessi uomini. Gli esponenti religiosi più intransigenti, però, si sono schierati apertamente contro la disposizione del re, perché per loro - o meglio per lo sceicco Abdel Aziz al-Sheikh, Gran Mufti dell’Arabia Saudita – permettere alle donne di lavorare «è un crimine, che è proibito dalla sharia islamica».

Per questo, su ordine del Ministro del Lavoro saudita, verranno predisposte delle speciali misure «per garantire che le donne non vengano perseguitate dagli integralisti mentre svolgono il loro lavoro». Ma non è tutto. Secondo, infatti, quanto riporta il londinese “Times”, nel corso dell’anno lo stesso divieto ai commessi maschi verrà esteso anche ai negozi di cosmetici.

www.vanityfair.it/news/societ%C3%A0/2012/01/06/arabia-saudita-no-a-commessi-maschi-negozi-intimo-femminile-lingerie

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