Grecia: piromani e pedofili sono disabili, devono prendere la pensione
Scritto il 12/01/12 alle 13:35:49 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ExtraumanitariParte un putiferio in Grecia per una decisione del governo

Secondo il ministro del Welfare, la decisione è stata dettata solo da motivazioni puramente tecnico-logistiche, nel senso che una tale inclusione era necessaria per l’erogazione dei sussidi a queste persone: ma l’inserimento dei pedofili, dei cleptomani e degli esibizionisti nelle liste pubbliche delle disabilità greche sta generando una vera e propria mobilitazione delle associazioni dei disabili nel paese mediterraneo che si chiedono: perché?

INVALIDI CHE NON LO ERANO – Perché mai un pedofilo dovrebbe avere una percentuale di invalidità che gli garantisca un sussidio statale? E perché questa quota finisce per essere maggiore dell’invalidità, ad esempio, di un diabetico? Il portavoce della principale associazione degli invalidi greci, Yiannis Vardakastanis, un non vedente, si dice sconvolto: “Accade qualcosa di incomprensibile. Penso che ci sia stato un grosso, grosso errore. Il ministro dovrebbe avere un approccio ben diverso alla disabilità. La lista contiene cambiamenti non indifferenti ai quozienti di invalidità, che potrebbero effettivamente rimuovere molte persone dall’accesso a questi benefici”: il governo, infatti, oltre ad aver incluso “piromaci, giocatori compulsivi, feticisti e sadomasochisti” nelle liste degli invalidi, ha anche rivisto al ribasso le percentuali di sussidio garantito e gli stanziamenti per questi soggetti.

AUSTERITA’ – “La nuova lista stabilisce per i piromani e i pedofili disabilità anche fino al 35%, paragonato all’80% dei trapiantati cardiaci. Davvero, non è serio garantire un’invalidità del 20/30% ai guardoni e del 10% ai diabetici, che devono sottoporsi al trattamento insulinico anche cinque volte al giorno”, dice Vardakastanis. Così si vive in Grecia ai tempi della crisi e dell’austerità, con i fondi per la salute e la sicurezza sociale drasticamente abbattuti dalla necessità di tagliare sulle spese: “Il paese è sull’orlo della bancarotta fin dal 2009″, ricorda l’Associated Press. Il governo sta passando in rassegna tutte le pensioni di invalidità per verificare se sia o non sia il caso di rivederne gli stanziamenti, e “i gruppi di sostegno indipendente che vivono di fondi statali”, quelli che sono ovviamente sopravvissuti ai tagli, stanno drasticamente riducendo i servizi.

http://www.giornalettismo.com/archives/186985/il-paese-in-cui-i-pedofili-sono-disabili/2/

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