Dopo la guerra dei crocifissi, la guerra dei presepi
Scritto il 17/12/08 alle 21:59:44 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Europa degli idiotiSpagna - Presepio ritirato da Procura Generale, nuova polemica

Madrid, 17 dic. (Apcom) - Dopo la guerra dei crocifissi, la guerra dei presepi. Continuano nella Spagna di José Luis Zapatero le polemiche sui simboli religiosi nei luoghi pubblici, e stavolta è toccato alle figurine che riproducono la Natività, popolari in Spagna come in Italia: la scintilla che ha fatto scoppiare il caso è stata l'esposizione, nell'atrio della Procura Generale dello Stato a Madrid, di un presepio, su proposta della procuratrice Olga Sanchez, che aveva rappresentato la pubblica accusa nel giudizio sull'attentato islamista di Madrid dell'11 marzo 2004.

Poche ore dopo un'altra magistrata, Pilar Barrero, ha espresso il suo malessere per la presenza di questo simbolo religioso in uno Stato che è definito dalla Costituzione come "aconfessionale". Alcuni giudici favorevoli al presepio hanno argomentato che si tratta di una "tradizione culturale" più che religiosa e che "non offende" nessuno, ma il numero due della procura, Juan Martin Casallo, ha ordinato di ritirare la Natività 'incriminata', rimasta esposta quindi solo poche ore.

Venerdì scorso il governo ha annunciato che sta preparando una nuova legge sulla libertà religiosa per favorire il pluralismo religioso e rispecchiare meglio la natura 'aconfessionale' dello Stato. Fra i temi polemici, c'è proprio la presenza dei simboli cattolici nella vita pubblica: lo stesso governo di Zapatero ad esempio, ha promesso fedeltà alla Costituzione davanti a un crocifisso. La riforma avverrà gradualmente nel corso del 2009 e fra le iniziative annunciate venerdì scorso c'è la creazione di un osservatorio sul pluralismo religioso e una formazione per i funzionari e agenti pubblici (polizia, forze armate, medici, ecc.) più attenta all'uguaglianza dei diritti in materia di religione.

APCOM SPAGNA

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