Santoro, Annunziata e le due sinistre
una sentimentale e utopista, l’altra razionale e realista 
Il litigio in diretta tivvù tra Michele Santoro e Lucia Annunziata ben rappresenta l’esistenza di due sinistre: una sentimentale e utopista, l’altra razionale e realista. La prima parla al cuore, la seconda alla ragione. La prima divide il mondo in buoni e cattivi, la seconda vede anche i chiaroscuri. La prima ha in odio Israele e Stati Uniti, la seconda ne coltiva l’amicizia. La prima è pacifista, la seconda accetta la guerra (e i suoi orrori) come male necessario. La prima è convinta d’aver sempre ragione, la seconda pure.
Che siano scarsamente compatibili lo dimostrano l’attualità della polemica televisiva, il passato dei due governi Prodi, il presente del Pd. Che in futuro sarà pergiunta costretto a trovare nuovi/vecchi alleati tra i ranghi della sinistra più utopista. E’ il progetto di D’Alema, che come Santoro utilizza politicamente le immagini dei bambini palestinesi morti, ma a differenza di Santoro lo fa con lucido cinismo. Pari alla freddezza dei due maggiori leader di fronte al caso del giorno.
Veltroni tace, essendo il Pd diviso anche su questo.
E tace Berlusconi, su cui pesa il ricordo del passato ‘editto bulgaro’ e, forse, la consapevolezza di non aver saputo dar vita a un’informazione televisiva estranea agli schemi del politicamente corretto, funzionale al proprio disegno, ma al tempo stesso capace di distinguere tra censura ed elaborazione culturale.
BREVIARIO POLITICO - Blog di Andrea Cangini
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