PARLANO GLI IMAM, ESPERTI IN DEMOCRAZIA !!
Scritto il 23/01/09 alle 00:58:22 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
IslamL´imam: "Proibire i nostri riti è contro la democrazia. Quando è l´ora ci inginocchiamo dove siamo"
I leghisti invocavano il dio Po, adesso fanno i paladini dei cristiani
«Che cosa si può dire di un provvedimento del genere? L´Italia è un Paese democratico... ».
Dottor Ali Abu Shwaima, imam della moschea di via Fratelli Cervi, si sente un velo di ironia nelle sue parole.
«Un Paese che impedisce ad alcuni suoi cittadini di pregare, non so se si possa definire democratico. Noi musulmani, se è l´ora della preghiera, dobbiamo farlo, nel rispetto della nostra fede. Che questo ci venga impedito, solo a noi, perché siamo musulmani, non lo trovo giusto, né democratico».

Ma il ministro Maroni non vuole che si ripetano più incidenti come quello di piazza del Duomo.
«Il ministro Maroni forse dovrebbe ricordarsi quando la forza politica alla quale appartiene andava sul Po a pregare il dio del fiume. Mi pare che si tratti di una divinità pagana. È un po´ strano oggi vedere la Lega che si erge a paladina dei valori e dei luoghi santi della cristianità».

Anche l´arcivescovo Dionigi Tettamanzi non è stato entusiasta di quelle preghiere davanti al Duomo.
«Veramente, mi sembra di non aver letto nelle parole di Tettamanzi un sentimento di offesa, né un´intenzione di condanna. Ha semplicemente detto che la preghiera non può essere contro qualcuno».
Quindi secondo lei era inutile chiedere scusa alla Curia dopo tante polemiche.

«Non c´era nessun motivo per chiedere scusa. Noi musulmani, quel giorno, abbiamo fatto un gesto normale. Una preghiera. Senza offendere nessuno, senza premeditazione, senza volontà di provocazione. Non abbiamo pregato sul sagrato, ma nella piazza centrale di Milano, che è un simbolo per tutti i cittadini, anche per quelli non cristiani».
Sì, ma lì c´è il Duomo.
«Non abbiamo pregato in chiesa, ma attorno alla statua di Garibaldi, che è un simbolo anche per noi. Non c´era nessuna intenzione di occupare uno spazio. È stato un gesto spontaneo, all´ora della preghiera, quando un buon musulmano prega dove si trova».
Quindi, il ministro Maroni sbaglia quando chiede ai prefetti di impedire che fatti simili accadano in futuro?
«È tutta ipocrisia».

Zita Dazzi
REPUBBLICA MILANO

Commenti a questo articolo:
 
 Il cardinale Tettamanzi,
Scritto il 24/01/09 alle 01:11:38 GMT pubblicato da giuliana
quello che vorrebbe una moschea in ogni quartiere, avrebbe dovuto uscire con "gli arnesi del mestiere", come aveva detto Peppone a don Camillo, per benedire gli astanti con acqua santa e segno della Croce!
Scommetto che alla fine della cerimonia lo avrebbero ringraziato.

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