IMMIGRATI BRAVA GENTE: TUNISINO STUPRA 15ENNE
Scritto il 15/02/09 alle 20:50:24 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ImmigrazioneÈ successo intorno alle dieci di sera alla periferia di Bologna
Orrore senza fine. Solo quindici anni e un’esperienza terribile che non dimenticherà. È successo intorno alle dieci di sera, quando è scesa per aspettare gli amici sotto casa, un condominio alla periferia di Bologna, proprio di fronte a un parco, quando si è avvicinato un uomo che l’ha immobilizzata, picchiandola e trascinandola dietro alcuni cespugli dove è avvenuta la violenza sessuale. L’extracomunitario le ha messo un braccio intorno al collo e le ha detto: “Vieni con me”. Poi di fronte alla sua resistenza, ha aggiunto: “Adesso facciamo quello che dico io”. Il resto sono pugni e schiaffi contro la ragazza trascinata a forza tra i cespugli. Lì le ha tirato giù i jeans violentandola. Ma dall’altra parte della strada c’era un conoscente della vittima che abita nella palazzina di fronte alla sua che è riuscito a chiamare la Polizia e a dare l’allarme: quando sono arrivati gli agenti l’uomo era ancora addosso alla ragazza e l’hanno bloccato, nonostante l’uomo abbia cercato di fuggire e abbia reagito violentemente.

Il pm Francesco Caleca, titolare dell’inchiesta ha spiegato che l’immigrato è stato arrestato: si tratta di Moamib Jamel, 33 anni, tunisino, irregolare in Italia. In precedenza era già stato arrestato una prima volta, il 28 luglio, per violazione dell’articolo 14 della legge sull’immigrazione e il 7 agosto per spaccio di eroina commesso nella stessa zona periferica dove è avvenuto lo stupro. Il 15 gennaio era stato rilasciato per revoca della custodia cautelare. La questura di Bologna ha fatto sapere che lo stupratore è stato rilasciato dal carcere di Lanciano (Chieti) il 15 gennaio per revoca della custodia cautelare, e non per decorrenza dei termini come inizialmente ipotizzato. Il provvedimento, che si riferisce all’accusa di spaccio di eroina compiuto a Bologna nella stessa zona della violenza, è stato emesso un mese fa dal Tribunale delle libertà di Bologna dietro istanza del suo difensore.

Ieri notte la vittima dello stupro è stata medicata per fratture al setto nasale ed è stata visitata dai medici del pronto soccorso ginecologico dell’ospedale Maggiore dove esiste una struttura ad hoc, creata nel 2008 per aiutare le vittime di stupri, e che fornisce il supporto medico e legale. In seguito è stata dagli inquirenti per ricostruire la dinamica della violenza sessuale. Andare avanti non sarà facile. Chissà se potrà aiutarla il ricordo di un’altra quindicenne che nell’estate del 2005 fu violentata in un altro parco bolognese, quello di Villa Spada. I due aggressori sono stati condannati a sette anni. Un buon precedente, almeno questo.

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