Pubblicato il 31/03/09 alle 13:07:34 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Era così geloso che non faceva uscire da casa la moglie, neanche per andare in chiesa Poi quelle e-mail e le ore a chattare. E la follia è esplosa. Giuseppe Castro ieri ha decapitato la moglie, Maria Pia Scuto, nella loro casa di Catania, ha confessato il delitto alla polizia, poi in Questura si è avvalso ufficialmente della facoltà di non rispondere. Sarà interrogato tra domani e giovedì dal Gip di Catania. Il sostituto procuratore Salvatore Faro depositerà nella segreteria dell'ufficio del Giudice per le indagini preliminari entro stasera la richiesta di convalida dell'arresto dell'uomo per uxoricidio.
Il figlio nuovamente interrogato. Il quindicenne, che insieme alla nonna ha assistito al delitto, e che ieri in un primo momento si era accusato dell'omicidio per poi ritrattare, sarà nuovamente interrogato nei prossimi giorni dalla Procura di Catania, in qualità di testimone in presenza di uno psicologo e di un assistente sociale.
Le liti per gelosia e il delitto. «Lui era geloso, tanto che non voleva che uscisse di casa», afferma un'amica della vittima, con la quale frequentava la parrocchia del rione. «Lei da tempo - aggiunge - non veniva più in chiesa perchè lui non voleva che andasse in giro. Che il loro fosse un matrimonio in crisi da tempo lo sapevano tutti, così come che le liti erano ultimamente aumentate». La commessa del vicino panificio sottolinea invece «la sensibilità» del figlio di 15 anni della coppia. «Era lui a comprare le merende e a accompagnare a scuola le sue due sorelline - osserva - e ha tentato di continuare a prendersi cura di loro anche con la falsa confessione».
L'aggressione. Castro ha affiancato la moglie come se volesse abbracciarla, invece all'improvviso l'ha bloccata e con un colpo di coltello da cucina le ha reciso la carotide e quasi le ha staccato di netto la testa dal collo prima di infierire anche sulla schiena.