SONO ABUSIVI, MA DETTANO LEGGE, BATTAGLIA PER SGOMBERARLI
Pubblicato il 13/05/09 alle 14:18:22 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
NAPOLI: scontri all'alba tra agenti e ambulanti che forzano il blocco e fanno resistenza: Siamo 130 più o meno regolari, ma gli abusivi, i neri, sono centinaia.
Alle cinque del mattino piazza Mancini è tutta transennata e i vigili urbani, con il rinforzo di 70 uomini della Celere, occupano l´area del mercato e i vicoli attorno. È l´alba di una nuova rivolta. Una ventina di auto e sei poliziotti motociclisti devono fare scudo ai mezzi meccanici dell´impresa edile. L´ordine è sgomberare circa 200 ambulanti abusivi e consentire l´apertura di un cantiere per riqualificare la zona. Alla fine dei lavori saranno ricavati anche 50 posti destinati a un parcheggio a raso di Napolipark. Ma l´area da decenni è adibita a mercato.
Tra gli agenti della polizia municipale e gli ambulanti esplode subito la tensione che sfocia negli scontri. Gli ambulanti forzano il blocco e fanno resistenza. Ad infiammare gli animi è un vigile che impugna la pistola di ordinanza e la punta contro il selciato ma mostrandola chiaramente ai manifestanti. Le foto immortalano la scena. È la scintilla. Scoppiano i disordini, due ambulanti vengono fermati e denunciati, alcuni agenti della polizia municipale restano contusi. Gli extracomunitari, un nugolo, quelli che vendono merce con le griffe false e paga da 100 euro alla settimana alla camorra per un tavolino sul marciapiede, si tengono ai margini, fermi e zitti, aspettando che finisca la buriana. Qualcuno ricomincia a vendere scarpe contraffatte sul motorino. Un ragazzo protesta e dice «a Porta Capuana non ci vado. Ho il mutuo da pagare, tengo famiglia». A metà mattina, mentre sono in corso trattative al Comune, in piazza si mangiano pizze fritte. La tensione però resta alta.
Gli incidenti cominciano poco dopo le sei. Un centinaio di venditori senza licenza tenta di forzare la recinzione. È uno scontro frontale con gli agenti. Due di essi, colpiti alla schiena da una transenna, vengono medicati all´ospedale "Loreto Mare" e ne avranno per 3 e 5 giorni. La zona di piazza Mancini resta presidiata dalle forze dell´ordine, che attendono le decisioni dell´amministrazione comunale. I venditori, riuniti in capannelli, restano fino a notte inoltrata.
Il comandante della polizia municipale, generale Luigi Sementa, afferma che l´agente della polizia municipale ha estratto la pistola perché «si trovava in una situazione di pericolo, subito dopo la situazione di parapiglia in cui due vigili erano stati colpiti da transenne alla schiena».
Subito prima c´era stata una carica di alleggerimento effettuata dal reparto celere della polizia e dal battaglione mobile dei carabinieri. «I fatti di piazza Mancini non mi sorprendono» sostiene Sementa, «mi avrebbero semmai meravigliato se si fossero verificati in qualunque altra città d´Italia. Del resto, la presenza massiccia di forze dell´ordine sul luogo simbolo della latitanza delle istituzioni già dalle 5 del mattino, non è un caso. La verità è che i disordini ci sono stati perché quei cittadini, ambulanti e non, ritengono che quella piazza sia loro e di nessun altro, non certo della città. E se così è, lo si deve solo al fatto che qualcuno in tutti questi anni deve averglielo fatto credere. Altro che cultura della legalità, altro che riformismo».
Tra gli ambulanti di piazza Mancini solo pochi hanno il permesso mentre gli altri sono tutti abusivi. Permesso, o meglio "permessino", come lo chiamano loro. C´è chi come Nunzia, bancarella di abbigliamento cinese, è commerciante qui da una trentina d´anni: «Vogliamo capire che intenzioni ha il Comune. Se ci propongono qualcosa di buono, siamo contenti. Perché così non si avanti. Siamo 130 più o meno regolari, ma gli abusivi, i neri, sono centinaia. È un assedio. Prima venivano anche giudici e avvocati a comprare. Ora la gente ha paura».
L´assessore alla Legalità, Luigi Scotti, si schiera con i vigili urbani e attesta solidarietà per la difficile opera di ripristino della legalità. «L´amministrazione deve doverosamente realizzare opere di interesse generale e garantire il rispetto delle regole di civile convivenza per l´ordinata vivibilità urbana. Aree come piazza Mancini, in prossimità della Stazione ferroviaria che costituisce una delle porte del turismo cittadino, non può rimanere, come ripetutamente segnalato dalla prefettura e dalle forze di polizia, a disposizione di un commercio abusivo e senza regole, che ostacola la circolazione, danneggia il commercio regolare, è fonte di continua preoccupazione per la sicurezza urbana e offre uno spettacolo desolante per una città che è la terza metropoli del Paese», conclude Scotti.