Omicidio Reggiani: Mailat condannato all'ergastolo in appello
Pubblicato il 09/07/09 alle 23:03:16 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
"Questa sentenza sia di monito rispetto ad ogni tentazione di abuso delle donne della nostra città" Era la sera del 30 ottobre del 2007 quando Giovanna Reggiani veniva aggredita e moriva due giorni dopo in ospedale. Ad essere stato accusato di quel delitto un romeno, oggi 26enne, Nicolae Romulus Mailat.
Ergastolo e sei mesi di isolamento diurno è la condanna che è stata inflitta in appello a Romulus Mailat il giovane romeno accusato di aver ucciso Giovanna Reggiani nei pressi della stazione ferroviaria di Tor di Quinto a Roma.
Era la sera del 30 ottobre del 2007 quando Giovanna Reggiani veniva aggredita e moriva due giorni dopo in ospedale. Ad essere stato accusato di quel delitto un romeno, oggi 26enne, Nicolae Romulus Mailat. Oggi dopo due ore di camera di consiglio è stata pronunciata la nuova sentenza dalla Corte presieduta da Antonio Cappiello. Mailat è stato condannato all'ergastolo perchè gli sono state revocate le attenuanti generiche riconosciute in primo grado.
La Corte ha condannato l'imputato anche al pagamento delle spese processuali pari a 2.500 euro confermando del resto anche la sentenza di primo grado che riconosceva al vedovo della Reggiani il risarcimento danni che in via provvisoria era stato fissato in 500mila euro. I giudici hanno anche ordinato la pubblicazione della sentenza, per estratto, mediante affissione nel comune di Roma, e, per una volta sola, sui quotidiani ‘Il Tempo’ e ‘La Repubblica’.
“La durezza della sentenza di appello per l'omicidio di Giovanna Reggiani interpreta pienamente il sentimento di giustizia non solo della famiglia della vittima ma di tutti i cittadini romani. Questa sentenza sia di monito rispetto ad ogni tentazione di abuso delle donne della nostra città”. Con queste parole il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato la sentenza emessa oggi dalla prima Corte d'Assise d'Appello di Roma.
Un commento è giunto anche dal sostituto procuratore generale, Alberto Cozzella che ha detto: “E' una sentenza giusta, nei termini in cui l'avevo sollecitata. Vi erano elementi solidi su cui fondare questa decisione e la Corte ha colto nel segno”. Cozzella ha anche definito giusto trasmettere gli atti al pm di Roma per continuare le indagini su questo caso. Per l’autore di quell’efferato atto, per il quale la terza Corte di Assise presieduta da Angelo Gargani lo scorso anno l’aveva condannato a 29 anni di reclusione, oggi il pg Cozzella, davanti alla prima Corte d'assise d'Appello presieduta dal giudice Antonio Cappiello, aveva chiesto per Mailat l’ergastolo e l’isolamento diurno per un anno.
Secondo l'accusa per quel delitto il romeno non meritava in primo grado alcuna attenuante e perciò la condanna a 29 anni doveva essere annullata perchè la pena doveva essere a vita. Omicidio volontario aggravato, rapina e violenza sessuale questi i reati per i quali è in corso un procedimento giudiziario contro il giovane romeno. Già lo scorso 29 ottobre, quando fu condannato a 29 anni, il pubblico ministero Maria Bice Barborini aveva chiesto l’ergastolo ma la Corte decise che Mailat, nonostante l'odiosità del crimine commesso, potesse ottenere qualche attenuante se non altro per la sua giovane età e l’essere incensurato. Contro la sentenza ovviamente il difensore di Mailat, l’avv. Piero Piccinini, che oggi aveva chiesto l’assoluzione, ha già preannunciato ricorso in cassazione.