Pubblicato il 08/08/09 alle 14:48:28 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Matrimonio collettivo organizzato da Hamas con bambine piccolissime, creature, date in spose a dei maiali Ha fatto scalpore il matrimonio collettivo organizzato nei giorni scorsi da Hamas dove sembra che le spose fossero bambine in tenera età. Diciamo sembra perché immediatamente sono nate due scuole di pensiero diverse.
Secondo la scuola di pensiero pro-Hamas, le spose sarebbero state delle vedove di “martiri” dell'ultima guerra a Gaza che, come vuole la tradizione, non avrebbero partecipato alla cerimonia pubblica e le bambine vestite da sposa sarebbero solo una specie di “comparsa”.
Secondo la scuola di pensiero contraria ad Hamas, in effetti le spose sarebbero proprio le bambine che si vedono nelle fotografie e nei video che riprendono la cerimonia pubblica, dimostrazione questa che Hamas e l'Islam più in generale non solo tollera il matrimonio tra uomini adulti e bambine piccolissime, ma che addirittura lo incentiva.
Stando a quanto affermano “eminenti personalità religiose islamiche” (mi si permetta il virgolettato) quali Hilman Rosyad Syihab, vice presidente del Parlamento indonesiano, l'Islam ammette il matrimonio con bambine piccolissime a patto che non venga consumato fino a quando la bambina non “diventi donna”, cioè fino a quando non ha la prima mestruazione, il che può avvenire anche prestissimo (8/9 anni). D'altro canto fu lo sceicco marocchino Mohamed Ibn Abderrahmane Al-Maghraoui che, ricordando che anche il Profeta Maometto prese in sposa Aisha quando questa aveva solo 7 anni, lo scorso settembre 2008 emise una fatwa secondo la quale “un bambina di nove anni è sessualmente matura” (cavolo ben due anni di più di quanti ne avesse Aisha, un lusso....).
Quindi non si capisce questo darsi tanto da fare da parte dei sostenitori di Hamas per difendere un atto che è ammesso apertamente dall'Islam. Si vuole forse porre rimedio al danno di immagine che hanno fatto ad Hamas le fotografie e i video diffusi in tutto il mondo? Certo che è rivoltante vedere bambine piccolissime vestite da spose dare la mano a uomini immensamente più grandi di loro e camminare al loro fianco, truccate come donne grandi, verso il matrimonio.
Secondo la scuola di pensiero pro-Hamas (o pro-Islam se volete) il fatto che nessun organo ufficiale abbia riportato o ripreso la notizia del matrimonio tra uomini adulti e bambine sarebbe la dimostrazione che non è avvenuto e che la teoria del matrimonio con “invisibili” vedove sarebbe quella giusta. In effetti potrebbe essere vero l'esatto contrario perché, per quanto ne sappiamo, non è arrivata da parte di Hamas nessuna smentita degna di questo nome alla teoria del matrimonio con le bambine. E' chiaro che un “organo di stampa ufficiale” prima di pubblicare una notizia che prefigura un “sacrificio di massa di piccole bambine” voglia avere la certezza che questo “atto di pedofilia collettiva” sia realmente accaduto. Il problema però è che Hamas si è chiusa a riccio ed è praticamente impossibile indagare sul fatto. Le bambine sono praticamente scomparse e delle “vedove invisibili” non se ne sa assolutamente niente. Rimangono le immagini che, mi dispiace per i sostenitori di Hamas, riportano una realtà rivoltante.
Per questo abbiamo deciso di tagliare la testa al toro. Ieri abbiamo inviato un esposto-denuncia alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite prefigurando un “atto di pedofilia collettivo” perpetrato ai danni di bambine di età inferiore ai 16 anni in aperta violazione delle più elementari norme di tutela dei minori. Ora sarà l'ONU (speriamo) a indagare su questo fatto dato che ad altre organizzazioni imparziali non è permesso farlo, a meno che non si voglia anche in questo caso tirare fuori la scusa (balla) della “non interferenza nelle religioni e usanze dei popoli”. Un atto di pedofilia rimane tale a qualsiasi latitudine della terra e in barba a qualsiasi tradizione o usanza religiosa.