'Maiale, devi morire' Poliziotto minacciato dai ras dei clandestini
Pubblicato il 30/08/09 alle 19:06:55 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
E’ iniziato il processo per i disordini al Cie. Insulti al testimone chiave, un ispettore capo, che tentò di sedare la rivolta MILANO 26/08/2009 - Insulti agli agenti, “battibecchi” con il giudice. C’è stata tensione, ieri, in Tribunale, durante il processo per la rivolta al Cie, avvenuta lo scorso 13 agosto. La giornata è stata dedicata all’accusa nei confronti dei 14 clandestini arrestati dopo i disordini in via Corelli. I frequentatori dei centri sociali e giovani di estrema sinistra, schierati dalla parte degli imputati, hanno gridato insulti rivolti agli agenti. E per questo motivo il giudice Antonella Lai ha deciso di proseguire il processo a porte chiuse.
Il dibattimento è iniziato con la testimonianza (durata 4 ore) dell’ispettore capo di polizia Vittorio Addezzo, che quel giorno era in servizio. La protesta ha portato all’arresto e all’incriminazione dei 14 stranieri (tra cui 5 donne nigeriane) accusati di incendio doloso, danneggiamento , violenza e resistenza al pubblico ufficiale e lesioni ai danni di carabinieri e poliziotti. Il teste ha ricostruito i fatti indicando fisicamente uno per uno gli imputati responsabili dei disordini.
Alla base della protesta dei clandestini c’era l’entrata in vigore del pacchetto sicurezza che ha portato da due a sei mesi il periodo di internamento nella struttura delle persone prive del permesso di soggiorno.In alcuni reparti del centro gli occupanti avrebbero messo in atto sassaiole, divelto 4 panchine di cemento, distrutto termosifoni e telecamere, incendiando materassi cuscini , coperte e altro materiale mentre diversi impianti sono stati mandati in frantumi nelle stanze da bagno.
Ma a sostegno dell’accusa, a quanto pare, non ci sono prove. Mancano infatti i filmati delle telecamere, che avrebbero dovuto riprendere i disordini. Tuttavia la Polizia Scientifica ha svolto un sopralluogo fotografando i resti degli incendi e i pezzi di intonaco e termosifoni che sarebbero stati usati per colpire i poliziotti. . L’ispettore capo Addesso ha infatti spiegato che alcune telecamere erano state oscurate dai rivoltosi con carta o dentifricio.
Durante un intervallo dell’udienza molti giovani costretti a stare sdraiati nei corridoi per l’impossibilità di entrare in aula, si sono ammassati contro una vetrata protetta dai poliziotti e hanno urlato in coro ripetutamente :“muori maiale”! all’indirizzo dell’ispettore chiamato a testimoniare.