Pubblicato il 04/01/10 alle 21:16:55 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Falcone e Borsellino: è facile immaginare, a questo punto, come mai tutti e due non avevano fiducia nella procura di Palermo Prima è successo con Ciancimino, portato nelle migliori tv di Stato come fosse l’unico che poteva dare un aiuto all’antimafia (che nel frattempo si era dimenticata che fosse mafioso e guai a chi ne parlava male).
Poi la bufala del papello, che da quando è stato consegnato il documento originale, hanno smesso di parlarne (senza bisogno di periti è stato necessario solo un colpo d’occhio alla calligrafia del memoriale di vito ciancimino, per capire che si tratta di due grafie diverse). Enrico Tagliaferro, un blogger indipendente, ha messo a confronto lettera per lettera tutto il contenuto del papello con quello del memoriale, per scoprire la bufala.
Poi c’è stata la condanna per riciclaggio di denaro di Cosa Nostra, cosa che prova la connivenza con quel mondo, ma i giornali TUTTI titolano a caratteri cubitali “PENA RIDOTTA A CIANCIMINO”. Praticamente la notizia non è che l’hanno condannato (come dovrebbe essere) ma per certa stampa la vera notizia è “ridotta la pena”. Cioè, mafioso si, ma senza esagerare, su.
Poi è il turno di Spatuzza. Annuncia di dire chissà quali novità, mobilita i più importanti media, arriva l’udienza e non dice niente. Un flop.
Ma non è tutto perduto, perchè esiste sempre Graviano, l’uomo che ha ucciso padre Puglisi e uno dei più pericolosi tra gli uomini di Cosa Nostra. Dice che però non parla se non prendono provvedimenti per questo regime duro a cui è costretto, poverino, perchè gli nuoce alla salute. E CASUALMENTE, viene ammorbidito dai magistrati il suo stato di detenzione. Rimane sempre al 41 bis ma gli viene consentita l’ora d’aria insieme agli altri carcerati, anche quelli non mafiosi che possono avere contatti con l’esterno. Quindi il regalo gliel’hanno fatto bello grande.
Su tutti i giornali cosa si legge? Che il governo ha fatto un regalo di Natale al mafioso. Peccato però che qualcuno si dimentica che il governo ha poteri limitati sulla magistratura, e che il regalo al mafioso l’ha deciso la corte d’assise di Palermo. E allora è vero, la trattativa si fa, con la mafia.
Adesso si che si sente forte l’assenza di giudici onesti come Falcone e Borsellino. E è anche facile immaginare, a questo punto, come mai tutti e due non avevano fiducia nella procura di Palermo, che di fatto, all’epoca li lascio’ soli. Ma queste sono cose che non vanno ricordate.