Pubblicato il 27/05/08 alle 09:13:15 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
IL SINDACO PERANDINI E DE STEFANO, DIRETTORE ASP, COINVOLTI IN UNA OSCURA TRATTATIVA
IL VICESINDACO SERGIO PEDE FORTUNATAMENTE HA SVENTATO LA SVENDITA DELLA NOSTRA SORGENTE E RICHIESTO URGENTEMENTE LE DIMISSIONI DEL VERGOGNOSO DEMETRIO DE STEFANO. PERANDINI, RESPONSABILE COME DE STEFANO, LO HA SUBITO FATTO FUORI.
Questo è il resoconto sulla trattativa per la vendita delle quote della sorgente Appia dall’ASP.
Il 13 luglio SCORSO viene recapitato ad alcuni componenti della giunta (non a tutti) un protocollo d’intesa (documento 2) accompagnato da una relazione a firma del direttore generale dell’Asp, Dr. Demetrio De Stefano (documento 1) nel quale si affermava che, viste le difficoltà riscontrate nell’applicare le strategie che si erano prefissate per l’avvio e lo sviluppo dell’attività industriale e commerciale nell’area dove sorge la sorgente Appia, sarebbe stato opportuno vendere le quote della società. Fa intendere, nelle conclusioni, che l’offerta della DIEMME COSTRUZIONI è la migliore pervenutagli e si raccomanda di valutare l’offerta “in via esclusiva”.
Questa relazione convince solo parzialmente alcuni componenti della giunta perché fino a pochi giorni prima De Stefano era convinto ed entusiasta riguardo l’interessante sviluppo industriale e commerciale di quell’area.
Si era parlato anche dell’ intenzione di acquistare a breve un macchinario, di seconda mano, per l’imbottigliamento dell’acqua e sembra che per questo macchinario, del costo alcuni milioni di euro, era stata gia data una sostanziosa caparra. Improvvisamente si decide di vendere frettolosamente a terzi. Perchè? Il Sindaco Perandini ovviamente appare convinto della bontà dell’operazione.
II protocollo d’intesa fra la DIEMME COSTRUZIONI e ASP (documento 2) fa nascere ai “soliti” componenti della giunta ancora più dubbi, in particolare riguardo all’articolo 2 nel viene specificato il prezzo di acquisto, che però resta subordinato ad eventuali debiti, e nell’articolo 3 dove si concorda che la cessione delle quote dovrà avvenire entro e non oltre il 20 luglio 2007.
La domanda a questo punto è: perchè tanta fretta per vendere una cosa pubblica? Poi c’è l’articolo 5 dove le parti si impegnano a mantenere segreta e a non divulgare a terzi l’esistenza della trattativa. Ma l’ASP non è un’azienda pubblica? E allora perchè una trattativa deve rimanere segreta e riservata, CUI PRODEST?
Comunque il Sindaco sempre più convinto della bontà dell’operazione ci raccomanda di licenziare positivamente la delibera (documento 3) in cui si dà mandato all’ASP di procedere nell’operazione. Lui non sarà presente perchè è in partenza, indovinate per dove? Esatto, per il Brasile.
Ma, malgrado la volontà di mantenere la trattativa segreta, qualcuno ne è venuto a conoscenza infatti, il 19 luglio scorso, giorno in cui si riunisce la giunta, viene protocollata una lettera (documento 4) della CASALETTO IMMOBILIARE , nella quale si dichiara la disponibilità della suddetta ad aprire una trattativa per l’acquisto delle quote dell’ASP ad una cifra notevolmente superiore a quella offerta dalla DIEMME.
La giunta, preso atto di questa ultima offerta, annulla la delibera precedente e ne stila un’altra, approvata all’unanimità, in cui si ritiene “doveroso, a fronte di una offerta nuova, qualificata in euro 900.000,00, di procedere ad un approfondimento della stessa, nell’interesse della comunità e dei cittadini, i cui interessi l’Amministrazione è chiamata a tutelare.”
Viene deciso quindi di aggiornare la giunta al 26 luglio.
Il 26 luglio il sindaco facente funzione Sergio Pede (ricordate sempre che Perandini era ormai da molti giorni in Brasile ed ufficialmente era all’oscuro di tutto) porta in giunta, quel giorno formata solo da sei elementi, la definitiva delibera (documento 6 ) che sostanzialmente sancisce la posizione dell’amministrazione rispetto a questa vicenda.
Di fatto con tale delibera l’Amministrazione dava mandato all’ASP di procedere alla dismissione delle quote ma con la massima “trasparenza e comprensibilità” e soprattutto a un prezzo comunque non inferiore all’ ultima offerta pervenuta, e senza previlegiare alcun pretendente.
Il comportamento della giunta, in quella occasione orfano del sindaco, è stato responsabile ed equilibrato, e a nessuno in quel momento è passato per la mente che questa vicenda si sarebbe tracinata per molti mesi senza essere risolta.
Al ritorno del Sindaco Perandini dal suo viaggio in Brasile, Sergio Pede chiede le dimissioni di Demetrio De Stefano, non solo per questa vicenda, ma per anche per tutte le situazioni precedendi, di cui la più eclatante è la vicenda AMA-Senegal http://www.unaviaxoriana.it/cgi-bin/uvpo/index.cgi?action=viewnews&id=253 che stanno richiando di far finire l’ASP in bancarotta.
Il Sindaco fa intendere chiaramente che De Stefano deve essere considerato intoccabile e, piuttosto che mandare via lui, avrebbe azzerato la giunta, e così ha fatto.
Nel frattempo la Casaletto Immobiliare ha riscontrato molte difficoltà per portare a termine la trattativa, trattativa che ad oggi ancora non si è conclusa, anzi è finita in tribunale.
Mi è stato promesso dal responsabile della Casaletto Immobiliare che appena possibile mi ragguaglierà su tutta la storia fornendomi la rispettiva documentazione.
Sarebbe interessante sentire anche qualche responsabile dell’ASP per sapere per quale motivo una trattativa che con la Diemme Costruzioni si sarebbe chiusa frettolosamente in pochi giorni e a una cifra oggettivamente inadeguata, non si è conclusa, anzi è finita addirittura in tribunale con la Casaletto Immobiliare che offriva il doppio della cifra.
“Esiste poi un grave problema sicurezza dice la signora Cesari presidente della cooperativa Appia Sorgente, che rispetto al campo della Barbuta si trova dall’altra parte della strada ha subito parecchie intrusioni”. “L’ultima - ricorda - a gennaio: hanno sfondato la rete con un furgone, fatto incetta di cavi elettrici, distrutto un macchinario. Danni per 30mila euro”. “La sera - conclude Il Giornale - i nomadi della Barbuta accendono fuochi, bruciano auto e montagne di copertoni. Una colonna di fumo nero si alza in cielo e a seconda da che parte tira il vento o fa capolino sul Gra, che passa lì accanto, o sulla pista dell’aeroporto”.[...]