Hezbollah sta letteralmente comprandosi il Libano pezzo dopo pezzo offrendo importanti somme di denaro ai possessori delle terre

Da diversi mesi abbiamo segnalato che in Libano Hezbollah sta progressivamente comprando tutti gli appezzamenti di terreno a nord del Fiume Litani fino a Beirut. Nel 70% dei casi la cosa avviene “abbastanza regolarmente”, cioè al proprietario della terra viene fatta una offerta in denaro talmente buona che è difficile rifiutare. Chi rifiuta viene invece convinto con metodi mafiosi a cedere la sua terra.

NasrallahE' il caso di Jaber Kalos, libanese con nonni greci che da due generazioni ha un vasto appezzamento di terreno a nord di Bei Al Dine, una città a sud di Beirut. La famiglia di Jaber alleva ovini da due generazioni e la sua è una delle più floride aziende del suo settore. Nelle scorse settimane emissari del Partito di Dio si sono presentati presso l'azienda e gli hanno fatto una sostanziosa offerta in denaro contante per l'acquisto del vasto terreno di sua proprietà. Jaber sapeva che anche ai suoi vicini Hezbollah aveva fatto una offerta molto simile e sempre di molto superiore al reale valore del terreno. Nel suo caso l'offerta era ancora maggiore in quanto il gruppo sciita libanese aveva pensato di inserire anche il cosiddetto avviamento, cioè l'attività di allevamento, oltre naturalmente ai moltissimo ovini calcolati a forfait, ma comunque in maniera che non ci dovesse rimetterci. Una offerta sicuramente allettante. Tuttavia Jaber non aveva alcuna intenzione di cedere né la sua terra, né la sua attività. I suoi nonni e i suoi genitori ci avevano messo tutta la vita per creare questa attività e comunque l'allevamento era esattamente quello che lui voleva fare.

Purtroppo per lui Hezbollah non accetta rifiuti di sorta. Dal momento che Jaber ha detto di no all'offerta degli sciiti, sono iniziati gli episodi di intimidazione. Prima solo l'abbattimento di diversi capi di bestiame poi, visto che non cedeva, hanno iniziato ad avvelenare i pozzi. Infine una mattina hanno fermato la macchina di sua moglie con a bordo i suoi tre figli e li hanno minacciati di morte. A quel punto Jaber ha ceduto ed è stato costretto a vendere tutto quello che aveva a Hezbollah.

Jaber Kalos ora è in Francia presso dei parenti e ha cercato, inutilmente, di diffondere la sua storia per denunciare il progressivo sequestro dei terreni libanesi ad opera di Hezbollah. Secondo quanto ci ha riferito in un colloquio ricco di dettagli, Hezbollah sta letteralmente comprandosi il Libano pezzo dopo pezzo offrendo importanti somme di denaro ai possessori delle terre. Nel caso, come il suo, di rifiuto non esita a passare a pesanti intimidazioni che, in alcuni casi di conoscenti di Jaber, sono arrivate fino alle pesanti percosse o alle minacce di morte ai figli.

Abbiamo cercato riscontri di quanto riferitoci da Jabel e siamo così venuti a conoscenza da fonti libanesi in Beirut che negli ultimi mesi nel sud del Libano circa il 60% dei terreni è passato di mano con regolare contratto di compravendita. Di primo acchito potrebbe sembrare una cosa regolarissima, se non che tutti i terreni venduti sono diventati di proprietà di società o di privati riconducibili a Hezbollah. Un caso? Oggettivamente pensiamo proprio di no. Qualcuno ha ventilato l'ipotesi che Hezbollah stia facendo una enorme operazione di riciclo dei molti milioni provenienti dai traffici illeciti che il movimento terrorista sciita conduce in tutto il mondo (dalla droga alle armi). Altri, più drammaticamente, credono che Hezbollah stia cercando di comprare letteralmente il Libano a piccoli pezzi.

Un fatto è certo, una piccola minoranza di persone nel volgere di pochi anni ha costruito un esercito ben più forte di quello regolare libanese, a costruito infrastrutture dedicate esclusivamente a loro ben più avanzate di quelle statali, amministra miliardi di dollari in droga e armi e ora sta comprando la terra. A quanto il vero e proprio esproprio dello Stato libanese?

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