Pubblicato il 03/02/10 alle 13:00:51 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Eh si, Disneyland aveva "quasi" scelto Genova senonché ... Non ricordo più quale famoso cervellone ha coniato questa frase destinata a diventare un tormentone per molto tempo, e vale a dire: "per rovinare una nazione o una città la stupidità non è indispensabile, ma aiuta". Si era infatti nel 1984 e l'allora presidente della Walt Disney, Ron Miller, venne a Genova dove si incontrò con il presidente degli industriali di Genova, Riccardo Garrone, attuale presidente della Sampdoria, che accompagnato dallo stratega Vittorio Uckmar, massimo esperto tributario italiano, stabilirono le basi e non solo per la costruzione della Disneyland europea. Posso assicurarvi che questi due quando si muovono per uno scopo difficilmente non arrivano alla meta, figuriamoci se insieme. Per circa un anno nella mia amata città non si parlò d'altro poiché dopo la crisi del suo modello di sviluppo, con la siderurgia in ginocchio, la cantieristica priva di prospettive e il porto sempre più preda nella concorrenza di Livorno e La Spezia , questa opportunità sarebbe risultata una notevole boccata d'ossigeno; anzi, qualcosa di molto, di molto di più. Infatti l 'Investimento iniziale per Disneyland, 1500 miliardi di lire per seimila addetti diretti e un 'occupazione indotta di oltre trentamila unità, sarebbe stato in grado di rilanciare l'economia locale. Con un 'affluenza di dieci milioni di visitatori all'anno, tanti quanti a Tokio, la spesa complessiva si sarebbe dovuta aggirare intorno ai 2500 miliardi e produrre lavoro, reddito e profitto per alberghi, ristoranti, centri commerciali, servizi di trasporto e attività terziarie. Insomma, la manna dal cielo. Inutile elencarvi le varie diatribe tra chi lo voleva (in maggioranza industriali) e chi no (in maggioranza politici) fino all'ultima decisione del sindaco di allora, Fulvio Cerofolini: Non saremo mai la città dei camerieri! Amen! Stessa sorte si ebbe anche quando gli americani sembravano decisi a sbarcare a Genova non solo con Topolino e Paperino col progetto per la "Disneyland europea", ma anche nell 'ambito dell' informatica. Si sarebbe ottenuto qualche altro migliaio di posti lavorativi, eccetera eccetera. Le basi per i primi accordi operativi furono fatte nel corso di una visita a Genova, dal professore Steve Cohen, ex direttore del Centro Studi "di Berkeley, in California, uno dei" cervelli "di Silicon Valley e che fu ospite dell ' ex presidente degli industriali di Riccardo Garrone, si, ancora lui; uno dei pochissimi che vede oltre l'angolo nella mia città. Ma anche questo sogno finì così com'era cominciato. E la storia continua.