MORALISTI COMUNISTI :''Se me la dai ti do l’alloggio popolare''
Pubblicato il 08/02/10 alle 01:33:04 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
il ricatto di un assessore comunista indagato per concussione Il Comune di Cascina, in provincia di Pisa, è sotto i riflettori per un sexy-scandalo dai contorni alquanto inquietanti. Il locale assessore all’edilizia popolare, Roberto Lorenzi (del Pdci), è accusato di concussione: avrebbe ricattato una donna, onde ottenere da lei prestazioni sessuali in cambio della concessione di un alloggio popolare. E’ la stessa donna che ha subito le avances, ad aver denunciato il tutto dopo aver registrato alcuni colloqui avuti con il politico:
“Sono andata più volte in Comune. E più volte ho parlato personalmente con l’assessore Lorenzi”.
“Mi fece capire che poteva aiutarmi. In cambio però avrei dovuto corrispondere alcuni “favori”…”.
“Ho avuto diverse avances anche esplicite. Pensi che, una volta, mi ha perfino invitato ad andare in una casa sul litorale”. Ci è andata? (chiede il giornalista). “Sì”.
“Ha modi gentili ed eleganti. Mi fidavo di lui ed ero disperata. Approfitta della disperazione delle persone”.
“Eravamo soli in casa. Prima mi ha sventolato in faccia le chiavi e quindi mi ha detto: “quando vuoi puoi venire qui con tutta la tua famiglia””.
“Era facile intuire che cosa volesse in cambio. Me lo ha fatto capire e sono corsa via”.
Ha ricevuto più di una avances?
“Sì”.
Ha le prove di quel che dice?
“Sì”.
Ha sempre ricevuto questo tipo di attenzioni?
“Quando ero sola con lui era la “regola” (…)”.
“Una volta avrebbe voluto che partecipassi ad un “filmino porno” amatoriale con estranei”.
La donna, inoltre, è convinta che se avesse accettato le “richieste” dell’assessore avrebbe potuto ottenere una casa:
“Ne sono convinta. Come sono convita che in molti lo sapessero anche in Comune”.
Crede che altre signore abbiano ceduto a queste pressioni?
“Ne sono certa, e in cambio hanno ricevuto la casa popolare. Nessuno lo ammetterà mai ma sarà sufficiente guardare gli immediati cambiamenti nelle graduatorie per rendersene conto”.