Intercettazioni, Ghedini: ''Napolitano? Su ddl decide il Parlamento''
Pubblicato il 02/07/10 alle 10:01:14 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
"I commenti del Quirinale sono assai pregevoli, ma c'e' un Parlamento, eletto da una quarantina di milioni di elettori: spetta a quest'ultimo decidere. Visto che non siamo in una repubblica presidenziale" Niccolo' Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato del premier Silvio Berlusconi, ribatte cosi' alle osservazioni del Colle sul ddl intercettazioni in un'intervista al 'Corriere della Sera'.
Ghedini smentisce che i consigli del Quirinale non sarebbero stati ascoltati come lamenta il presidente Giorgio Napolitano: "Il Quirinale aveva raccomandato che si discutesse prima la manovra che scade il 30 luglio. Il ddl intercettazioni e' stato calendarizzato il 29 luglio e verra' discusso nella prima settimana di agosto. Quindi mi sembra evidente che dell'intervento del Colle si e' tenuto conto". Quanto ai rilievi mossi dal capo dello Stato secondo cui vi sarebbero punti critici della legge sulle intercettazioni nel testo approvato dal Senato, Ghedini osserva che questa "e' una novita' del punto di vista istituzionale" perche' "la valutazione del capo dello Stato non e' su problemi di natura tecnica. Altrimenti dovrebbe farsi eleggere. La valutazione e' sulla costituzionalita'. Le 'criticita' tecniche' esulano dalla sua competenza''. Infine un accenno al lodo Alfano che, nella sua nuova versione, prevede la sospensione dei processi alle alte cariche per fatti antecedenti all'incarico, Ghedini dice che non si tratta di un ''ampliamento'', ma che questo elemento ''c'era gia' nel testo originario''.
Intercettazioni, Feltri schiera 'Il Giornale' contro sciopero giornalisti
'Il Giornale' pubblica in prima pagina una lettera del direttore Vittorio Feltri nella quale si critica lo sciopero dei giornalisti contro il ddl intercettazioni e annuncia che il quotidiano non seguira' la protesta della Fnsi. "Cari giornalisti, con una scelta linguistica efficace avete definito 'legge bavaglio' la normativa che disciplina le intercettazioni vietandone la pubblicazione. E -scrive Feltri- allo scopo di protestare contro la prossima approvazione del bavaglio ve lo mettete in anticipo e volontariamente. Infatti, dopo la manifestazione di ieri, l'8 luglio scioperate e i giornali non saranno in edicola. Fantastico. Per chiedere maggiore liberta', la negate del tutto a voi stessi e ai lettori. Non sapevo che il diritto di dare le notizie si difendesse non dandole. Gli altri lavoratori scioperano per andare sui giornali, noi non facciamo uscire i giornali per scioperare"