Pubblicato il 10/07/10 alle 16:57:04 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
In arrivo il congedo di paternità forzato: i neopapà devono stare a casa dal lavoro per non “discriminare” le donne diventate Mamma di Paola Galli. Roma (Italia) – L'Europa li vuole sempre meno uomini e l'Italia si adegua. Stanno per essere adottate dalla Camera dei deputati le misure imposte dall'Europa sul “Congedo di paternità obbligatorio”. Proprio così, obbligatorio. Anche se la natura non li ha messi nelle condizioni di allattare, e neppure appaiono fisicamente provati dal parto, i papà dovranno prendere per forza quattro giorni di congedo dal lavoro. Oggi è una possibilità, introdotta non molto tempo fa tra lazzi e polemiche. Adesso diventerà un obbligo, in virtù dell'ossessione europea per le discriminazioni.
MENO MASCHILE. Nonostante la crisi (i quattro giorni di sosta sono a carico delle aziende per i dipendenti e del sistema previdenziale per gli autonomi) l'uomo dovrà stare a casa “per principio”, spiegano le “pari-opportuniste” di Pd e Pdl, che spingono per piegarsi senza se e senza ma al diktat europeo. Il principio da far passare è che la cura dei figli non può essere a carico solo delle mamme, ma anche dei mammi, cioè del nuovo modello di uomo e di padre “politicamente corretto” e sempre meno maschile. Ma c'è da chiedersi se siano proprio questi gli uomini che le donne si meritano...
CAMBIAR SESSO. E dove non ci arriva l'Europa a far “cambiar sesso” agli uomini ci pensano gli Stati nazionali. In Germania, ad esempio, da circa 4 anni è in vigore il cosiddetto salario parentale che permette ai genitori che si occupano del proprio bebè di ricevere dallo Stato uno “stipendio” sino a 1.800 euro al mese per 12 mensilità, che si prolungano a 14 se sia padre che madre fanno da balia. Circa il 10% degli uomini tedeschi diventati padre si sono avvalsi subito di questa possibilità.