Indagato il fratello di Errani, L'ipotesi è di truffa aggravata
Pubblicato il 21/08/10 alle 21:11:53 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
L'inchiesta su un finanziamento regionale di un milione per Terremerse presieduta allora da Giovanni Errani Giovanni Errani, fratello del presidente della Regione Vasco Errani, è indagato nell’ambito dell'inchiesta della Procura di Bologna sulla cooperativa agricola Terremerse di Bagnacavallo (Ravenna), da lui presieduta fino al gennaio scorso. L'inchiesta è nata dopo che un articolo del quotidiano Il Giornale, lo scorso ottobre, aveva ipotizzato abusi e irregolarità nella concessione, nel 2005, da parte della Regione di un finanziamento da un milione di euro per la costruzione di un nuovo stabilimento vinicolo a Imola. A quanto si è appreso, il pm Antonella Scandellari ipotizzerebbe reati che vanno dalla truffa aggravata (perché in danno di un ente pubblico), per Giovanni Errani, all’abuso d’ufficio a carico di alcuni funzionari regionali che si occuparono dell’iter procedurale che sbloccò il finanziamento (fondi comunitari erogati dalla Regione).
LA VICENDA - Due giorni dopo l’attacco del quotidiano, che parlava di intreccio tra politica e affari e di favori di cui avrebbe beneficiato il fratello del presidente, Vasco Errani contattò la Procura e fu lui nei giorni successivi a recarsi dai magistrati bolognesi per dimostrare la regolarità della procedura adottata dalla Regione. Posizione poi ribadita in aula davanti ai consiglieri regionali. L’iscrizione nel registro negli indagati risalirebbe a qualche giorno fa, dopo che il magistrato ha ricevuto il rapporto del Nucleo tributario della Guardia di Finanza, cui sono affidate le indagini. La vicenda aveva avuto una vivace appendice politica con la discussione in Assemblea legislativa e la richiesta del Pdl, poi respinta, di istituire una commissione d’inchiesta per verificare la regolarità della procedura. Contestualmente, l’allora consigliere regionale di centrodestra Gioenzo Renzi aveva presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti in cui si chiedeva anche di verificare se la cooperativa avesse rispettato i tempi previsti per la fine dei lavori, un requisito fondamentale per non perdere il contributo.
LE REAZIONI - «È bene che Vasco Errani e il Pd si rendano conto che non esistono più zone franche». Così Galeazzo Bignami, vice capogruppo vicario del Pdl in Regione, commenta la notizia che vede indagato il fratello del presidente della Regione. Bignami rivendica il merito del Pdl di aver per primo sollevato la questione: «Da parte nostra il biasimo politico e la censura per il modo con cui erano stati amministrati questi fondi era noto», ricorda il consigliere. Ora «ci auguriamo che Errani riferisca sulla vicenda: i chiarimenti di Errani sono fuori tempo massimo, ma comunque necessari». [...]