Banda criminale dalla Romania portava con forza ragazze minorenni in Italia costringendole a prostituirsi
L'indagine è iniziata lo scorso 1 gennaio, quando nel Pronto Soccorso dell'ospedale di Pisa si è presentata una ragazzina minorenne con evidenti segni di violenza, percosse, bruciature di sigaretta e tagli. In quell'episodio però la ragazza non ha denunciato niente della situazione di cui era a conoscenza, ma pedinamenti e appostamenti hanno portato le autorità sulla strada per fermare la banda criminale.

Nel momento in cui la minorenne è stata rimpatriata, temendo che avesse sporto denuncia, le forze dell'ordine italiane hanno preso contatti con quelle romene, tramite l'Interpool, che hanno recuperato la minorenne e l'hanno trasferita in un'altra città permettendole, quindi, di spiegare quale fosse la situazione.

A quanto pare gli uomini dell'organizzazione gestivano un vero e proprio racket che schiavizzava giovani ragazze dalla Romania per metterle sulla strada qui in Italia. È possibile che ogni membro del giro illecito avesse abbastanza contatti o abbastanza potere da poter occupare l'ampia zona della costa tirrenica toscana.

A seguito di questa operazione, infatti, sono stati adottati 3 fermi ai danni di possibili complici della banda, probabilmente i contatti degli organizzatori, tra uomini e donne e arrestate altre 9 persone. Ognuno dei 18 membri è accusato di introduzione illecita nello Stato, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.

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