Pubblicato il 15/09/08 alle 23:22:45 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Funzionano alla luce del sole e con il beneplacito delle autorità
In Gran Bretagna già funzionano alla luce del sole e con il beneplacito delle autorità cinque tribunali islamici, che per le sentenze si ispirano non alla 'common law' inglese, ma alla 'sharia'. Si trovano a Londra, Birminghan, Manchester e Bradford e presto ce ne saranno anche a Edimburgo e Glasgow.
Secondo un reportage del domenicale 'Sunday Times', il governo di Sua Maestà ha dato luce verde alla creazione di questi tribunali, permettendo che funzionino come 'corti di arbitraggio' per i musulmani alle prese con problemi come il divorzio, la violenza domestica, le dispute finanziarie.
I seguaci di Allah che optano per il processo davanti al tribunale islamico non sono però obbligati per legge a obbedire alle sentenze: lo fanno su base volontaria.
I tribunali organizzati in base alla sharia sono spuntati in base ad una legge del 1996 (Arbitration Act) che regola i collegi arbitrali. In apparenza hanno incominciato a emettere sentenze dall'agosto del 2007, ma soltanto adesso la notizia è trapelata.
Sette mesi fa l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, primate della Chiesa Anglicana, era stato attaccato da più parti quando aveva definito "inevitabile" una futura cooptazione del diritto islamico nel sistema giudiziario britannico.
In effetti i tribunali islamici non sono una novità assoluta: in Gran Bretagna tribunali ebraici - sempre con funzione di arbitraggio e senza il diritto di far eseguire le sentenze - esistono già da un centinaio di anni.
Da più parti (conservatori in testa) si è sostenuto che i tribunali islamici sono destinati a penalizzare fortemente le donne nei casi di divorzio e di violenza domestica e andrebbero quindi vietati, anche perché la creazione di un sistema legale "parallelo" contribuirebbe alla "disgregazione" della società britannica. (ats)