Pubblicato il 18/09/08 alle 11:50:31 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Due intense giornate di lavoro con importanti politici, studiosi, giornalisti e storici
Nel corso di due intense giornate di lavoro l’Associazione Una via per Oriana ha raccolto i contributi di numerosi e importanti politici, studiosi, giornalisti e storici. Il filo comune delle due giornate di Firenze, Domenica 14 prima giornata di conferenze dedicata all’islamizzazione, costituito dall’analisi degli studi di Oriana Fallaci e la seconda Lunedì 15 Settembre dedicata alla commemorazione e al ricordo, il Memorial, a due anni dalla morte del più grande scrittore italiano, il nostro autore moderno più conosciuto al mondo.
Nonostante il silenzio della città di Firenze a cui ci stiamo abituando e delle sue istituzioni, che si sono limitate a deporre due mazzi di fiori presso la tomba al Cimitero Evangelico, gesto basilare, poco impegnativo sotto tutti i punti di vista, ma con eco mediatico non indifferente, con intere pagine scritte da pennivendoli a libro paga degli imprenditori della politica, le relazioni presentate nelle conferenze sono un contributo culturale importante che intendiamo rendere disponibile al grande pubblico quanto prima attraverso la pubblicazione di un libro. (Editore cercasi)
Negli anni tra il 2001 e il 2006 la Fallaci ha spinto le coscienze dell’Occidente (almeno di quelli che hanno ancora una coscienza) verso il rigetto del terrorismo, verso la fine del becero multiculturalismo, verso il cambio di direzione politica e del politicamente corretto. Le parole, i libri, le giuste idee pesano di più e fanno più male delle armi. Infatti oggi, la base di consenso che in Europa subiva senza reagire l’imposizione del falso e ipocrita multiculturalismo e le direttive della stessa UE è finita.
Continuano purtroppo molti errori e cedimenti, visto che proprio in questi giorni nel Califfato Inglese, ex Regno Unito si è sancito qualcosa molto più grave del’11/09 - la liceità dei tribunali islamici - e l’applicazione “de facto” della sharia’h, il che implica la sospensione del Diritto com’è inteso in Occidente, con una legge non più “uguale per tutti”, per ammettere la liceità di una legge che rischia di produrre dei vulnus ai princìpi universali fondamentali, come i diritti delle donne, dei bambini, quello di opinione, quello di cambiare il proprio credo religioso. Tuttavia i popoli continentali, che più dello stesso Regno Unito avevano subìto la violenza dei gruppi jihadisti, hanno cambiato idea. I risultati si sono visti: non ci sono state altre rivolte nelle banlieues e, anche se Ayaan Hirsi Alì ha dovuto migrare negli USA, a causa dell’annullamento della protezione, l’assassinio di Theo Van Gogh è stata una sconfitta per il terrorismo, sono stati sventati altri scempi di città, con eccidi come quelli di Londra e Madrid. Ciò non è dovuto solo alle armi o ai servizi di sicurezza, ma all’azione culturale di studiosi come Oriana Fallaci. Guai ai popoli che dimenticano. Ma spesso, non sono i popoli a dimenticare. Sono i cattivi politici e i cattivi maestri a ottenebrare le coscienze e falsificare la realtà.
Alle conferenze internazionali di Firenze ha partecipato la storica Bat Ye’Or, autrice di Eurabia, il punto critico nodale che ha illuminato gli ultimi testi della Fallaci. Un altro importante contributo è stato quello di David G. Littman, rappresentante di molte organizzazioni per i diritti civili presso le Nazioni Unite. Non si può dimenticare l’intervento di Filip Dewinter leader del Vlaams Belang belga, partito scomunicato in maniera razzista dagli “antirazzisti” di fede socialista, ma a Firenze in rappresentanza dell’associazione da lui fondata “Cities Against Islamisation”, a cui la “Giuria del Premio” ha assegnato il prestigioso riconoscimento, il “Premio Oriana Fallaci”. Hanno partecipato centri culturali come la Fondazione Ugo La Malfa, che con il il Suo “Ni” alla Turchia ha provocato un acceso dibattito, i Circoli della libertà che hanno presentato una analisi dei costi dell’immigrazione, l'"Unione per le Libertà" (UPL), Smile Again, che si occupa della ricostruzione del volto delle donne acidificate, Italia Moderata, Libertà e Futuro con un interessante studio di un progetto di legge sull’ illegalità delle Moschee, il Comitato delle Donne, Italia-Israele e altri ancora come l’inglese Center Vigilant Of Freedom Europe. Dalla Francia il gruppo Riposte Laique, e dall’Austria Elisabeth Sabaditsch-Wolff del Mission Europa Netzwerk Karl Martell.
Il confronto forte con lo jihadismo non significa più -dopo Oriana Fallaci- il rifiuto di ogni confronto con rappresentanti dell’islam. In questo senso va vista la partecipazione dell’ambasciatore Mario Scialoja, rappresentante della Lega musulmana mondiale e Membro della consulta per il Ministero degli Interni. Da non sottovalutare l’invito ad altre associazioni e giornalisti musulmani. Per questi motivi le conferenze di Firenze sono un contributo al pluralismo e alla libertà di espressione e culto in ogni parte del mondo. E’ questa la nostra esigenza, è questa l’esperienza democratica fondamentale, ridestata dai libri di Oriana Fallaci. Per il resto lasciamo la massima libertà di continuare il percorso intrapreso, sulla strada del non ritorno, ai detrattori, alle cicale, ai collaborazionisti e agli imprenditori politici - si imprenditori politici – sono coloro che operano nel “mercato dell’immigrazione”, dagli onorevoli alle associazioni i quali da soli incamerano vantaggi e guadagni e con noi dividono le perdite e non sono quelle economiche a preoccuparci.
Il filo comune delle due giornate di Firenze | 2 commenti | Registrati
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Editori
Scritto il 18/09/08 alle 17:13:24 GMT pubblicato da paolodellasala
Toglierei la frase "editori cercansi". In effetti il contributo delle discussioni è tale che non vedo problemi per la pubblicazione. ne vedo altri per la distribuzione al maggior numero di persone. Si potrebbe ovviare allegando il testo a un quotidiano o a una rivista.
dal Dott. Galgano PALAFERRI
Scritto il 18/09/08 alle 21:42:27 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Grazie di tutto, mi è spiaciuto non essermi potuto fermare lunedì, sarà per il prossimo anno, a prestissimo, un abbraccio da Galgano Palaferri
P.S "I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini" Ludwig von Mises