Pubblicato il 14/02/11 alle 11:06:58 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
aspettano a battezzare i figli perché «quando saranno grandi, avranno il diritto di scegliersi la religione». Però poi, gli stessi figli, se li portano in piazza. Come dire: Cristo non glielo impongo, ma «l’anticristo» glielo indico Erano tutti stupiti dal numero di uomini presenti alla manifestazione per la dignità della donna ieri, in piazza del Popolo. A noi degli uomini che sodalizzavano con le femmine, del «femministo » insidioso declinato in mille modi, ha stupito solo la cafonaggine: ma come? Vieni a sostenere la mia causa e mi pianti il gomito nella schiena per passare, mi passeggi sulle scarpe, mi scansi di peso e manco chiedi scusa? Ma si vedeva che erano di cattivo umore ieri i compagni delle compagne: rivolti al palco avevano un po’ lo sguardo che hanno le mucche quando fissano un treno, con la domenica sotto ostaggio del dovere, il palloncino dell’ Unità in una mano, la creatura «ammollata» dalla mamma emancipata nell’altra, gli slogan urlati nelle orecchie che li ricatupultava indietro di almeno quarant’anni con quella storia dell’utero «che però, intanto, era talmente suo che adesso il bambino ce l’ho in braccio io». E c’era chi, per fare il partecipe, si era perfino tirato dietro la vecchia bandiera della pace. Che ieri, però, poteva solo far venire in mente la pace dei sensi.
Ma comunque, appunto: i bambini. A noi hanno stupito di più quelli. C’erano tanti di quegli «innocenti» in quella piazza, che in barba allo spirito della giornata, a un certo punto ci siamo scoperte a pensare: ma perché Adamo non è morto con tutte le sue costole in corpo? Passeggini rosa tappezzati di cartelli «Io (la mamma, ndr ) e Sofia (la bimba) non siamo in vendita », adesivi e spillette affrancati ai marsupi, palloncini «griffati sinistra» legati alle culle e dentro minuscoli ignari frastornati dalla folla, corredati, in qualche caso, da cani altrettanto ignari e altrettanto tappezzati di gadget. E le mamme lì. Distratte ma fondamentali, invasate ma soddisfatte per l’Italia che stavano ridisegnando per le proprie bambine, che non cresceranno certo come quelle signorine ingorde che vogliono «e la borsa e la vita», che saranno un giorno donne in verticale, che saranno solo le nipoti del loro zio legittimo. Ieri l’hanno fatto capire subito alle lorofigliolette come va il mondo, per niente solleticate dal sospetto che forse, con un nulla di fatto, avrebbero fatto la cosa migliore. Perché certe cose, soprattutto ai figli, si trasmettono meglio col silenzio. [...]