IMMIGRATI BRAVA GENTE - tenta di violentare una 14enne
Pubblicato il 28/11/08 alle 10:26:06 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Congolese arrestato: era già stato espulso nel 2007
È una scaletta comoda ma poco illuminata. Utile per chi vuole tornare presto a casa come Maria, 14 anni. L´aspettano per cena, in via Consalvo. "Taglia" lungo la rampa sconnessa di via Canzanella, nel buio non vede il ragazzone poggiato con un piede contro il muro. Che la lascia passare, la raggiunge alle spalle, l´abbraccia da dietro con violenza. È forte, lei invece mingherlina e senza muscoli. Una lotta impari, impossibile. Maria non riesce neanche a respirare. Quella grossa mano schiacciata sulla bocca per non farla urlare le chiude anche il naso. Pochi secondi per tentare la violenza carnale. Forza bruta. L´uomo, ventunenne congolese, riesce a strapparle i pantaloni, le abbassa le mutande.
Maria è come impazzita. Non sa difendersi con forza ma riesce a divincolarsi. Abbassa la testa, passa sotto il braccio del suo aguzzino. Mezza nuda si stacca da lui e fa per scappare. Ma l´uomo non rinuncia, allunga il braccio e l´afferra per i capelli, con un colpo violento la sbatte per terra e la tiene ferma. Con l´altra mano si abbassa i pantaloni. Per Maria sembra proprio finita, lungo la scaletta deserta. Anche Domenico, ventenne del quartiere, sta tornando a casa. Non conosce Maria ma vede tutto. Accorre, scende il primo tratto delle scale, cerca di bloccare lo stupratore afferrandolo per un braccio. Anche lui e magro e poco muscoloso. Il congolese lo manda via con uno spintone senza perdere di vista la sua preda. Che però, pure immobilizzata, riesce finalmente a gridare con quanto fiato ha in gola. E Domenico, a terra a qualche metro di distanza, impotente, fa lo stesso. Grida a squarciagola. «Aiuto, correte, la stanno violentando». Improvvisamente si aprono le finestre, poi i portoni. Scende la gente in strada, una, dieci, venti persone. C´è chi chiama il 113 e chi scende in via Consalvo in cerca di una volante.
Ma sono in tanti quelli che circondano lo stupratore e allontanano Maria coprendola con una coperta. Per l´extracomunitario è finita, qualcuno va a cercare dei bastoni, gli uomini lo minacciano di morte. Odio puro, ma quando arriva la polizia del commissariato San Paolo con il vice questore Antonio Cristiano sono gli stessi cittadini a consegnare il bruto. «Buttate la chiave - dicono - che se lo rivediamo in giro ci pensiamo noi». Il congolese salvato dal linciaggio viene portato via. Si scopre che ha almeno tre nomi falsi. E che era stato espulso nel 2007 sia dal questore di Caltanisetta sia dall´Ufficio immigrazione di Roma. Era restato in Italia da clandestino. Arrestato ora per violenza carnale.