Bomba contro l'Onu, i ''talebani nigeriani'' alzano il tiro
Pubblicato il 28/08/11 alle 15:01:42 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
L'attacco è stato rivendicato da Boko Haram, l'organizzazione islamista anti-occidentale Un'autobomba contro la sede dell'Onu ad Abuja, la capitale della Nigeria ha fatto oltre 50 morti. L'attacco è stato rivendicato da Boko Haram, l'organizzazione islamista anti-occidentale (il nome stesso significa “l'educazione non islamica è peccato”), che vuole imporre una versione dell'Islam radicale nel Paese ed è protagonista di una campagna di violenza senza sosta.
[...] Il sospetto sui responsabili è girato subito: mentre si preparavano i soccorsi ai feriti. Poi è divenuto una certezza. Con una telefonata, il gruppo Boko Haram ha rivendicato, parlando con la Bbc, la paternità dell'attentato. E mentre piovono condanne e accuse, da Ban Ki Moon a Barack Obama, la vicenda in Nigeria diventa sempre più ingarbugliata e inquietante.
Perché secondo alcuni, Boko Haram avrebbe fatto un salto di qualità. L'organizzazione islamista anti-occidentale (il nome stesso significa “l'educazione non islamica è peccato”), che vuole imporre una versione dell'Islam radicale nel Paese, è protagonista di una campagna di violenza senza sosta. Non ha un struttura definita né un leader chiaro. Il fondatore, invece, si conosce: è Muhamed Yunus, che ha creato un complesso religioso nella città di Maiduguri, nella provincia di Borno, istituendo una moschea e una scuola islamica. L'obiettivo non è solo religioso, o educativo. La volontà di Boko Haram è politica: fare della Nigeria uno stato islamico. E Maiduguri è anche la loro area d'azione principale.
Le loro scorribande comprendono assassinii e bombe, con lo scopo di intimidire gli avversari politici e di vendicarsi delle forze dell'ordine, che ne 2009 avevano cercato di eliminare l'organizzazione. Omicidi in pieno giorno, si accompagnano a lanci di granate da automobili e motociclette. L'arma del terrorismo per loro è essenziale e viene utilizzata per imporre decisioni politiche: una carta da giocare per far dimettere i governatori delle regioni nigeriane. È successo a maggio, quando hanno posto, come condizione per una tregua, le pubbliche scuse del governatore di Borno Ali Modu Shariff. E le dimissioni. Era l'unico modo per venire incontro alle condizioni poste da Boko Haram per lo stop agli omicidi nella zona. [...]