Torino, dopo il Lingotto un centro islamico anche a Mirafiori
Pubblicato il 10/11/11 alle 18:27:58 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Fra poche settimane la nuova sede di «un'associazione riconosciuta anche dal ministero dell'Interno Il cancello rosso si trova a metà di uno stretto viale interno a strada delle Cacce, tra vecchi garage e piccole officine. «Mi ricordo una "boita" là dietro» dice un barista del quartiere, ignaro del fatto che proprio lì nascerà, a breve, un nuovo centro culturale islamico.
Si chiamerà "Al Yamama", « significa la colomba bianca, la colomba di pace» spiegano il presidente dell'associazione di promozione sociale e il direttore del centro, Said Hammadha e Abdellah Mechnoune, membro del tavolo di concertazione sull'Islam varato dal Governo italiano, pronti a inaugurare fra poche settimane la nuova sede di «un'associazione riconosciuta anche dal ministero dell'Interno » e «non una nuova moschea», sebbene dal Comune di Torino dicano di non aver ancora ricevuto la documentazione del caso.
«Attendiamo di incontrarli » rivela l'as ses so re all'Integrazione e all'Urbani stica, Ilda Curti. «Per ora abbiamo avuto qualche contatto, ma nessuna documentazione. Nulla di ufficiale».
Intanto, i lavori di ristrutturazione dell'edificio preso in affitto dall'associazione - un interno cortile di 250 metri quadri, su due piani -, sono partiti e procedono alacremente, nella speranza di tagliare il nastro e inaugurare entro dicembre. «Sarà un luogo trasparente, in regola» precisano dal direttivo dell'associazione "Al Yamama", che tra le tante attive a Torino rappresenta un caso più unico che raro, visto che tra i sette membri, tutti cittadini italiani, figurano due donne.
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in poche parole
Scritto il 10/11/11 alle 18:55:50 GMT pubblicato da Gino
Ma che nasce, una moschea al giorno??
re: in poche parole
Scritto il 10/11/11 alle 19:38:01 GMT pubblicato da matamoros
sono pure italiani converti?
ma che schifezza.
Portiamo porci e cani dentro la moschea.
Vergogna
Scritto il 12/11/11 alle 17:21:51 GMT pubblicato da giuliana
per il ministero dell'interno. Per fortuna la Lega era in prima linea contro l'islamizzazione del nostro territorio. TRADITORI. Un calcinculo agli italiani convertiti e biglietto di sola andata verso un paese islamico a scelta. Un governo serio toglierebbe loro la cittadinanza italiana per indegnità e le due convertite dovrebbero essere considerate fin da subito secondo l'alta considerazione che l'islam ha delle donne: incapaci di intendere e di volere.