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Feltri, un pugno in faccia a chi ancora contesta la Fallaci

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di Vittorio Feltri

A volte il caso è beffardo. Mentre ieri arrivavano notizie angosciose dal Belgio, attentati che hanno ridotto in tocchi Bruxelles, decine e decine di morti ammazzati e centinaia di feriti dai bastardi, e sottolineo bastardi islamisti, apprendevamo dalla lettura di alcuni quotidiani di casa nostra che le teorie della Fallaci sono ancora oggetto di dotte (si fa per dire) discussioni: Oriana aveva ragione o torto nel sostenere, nei suoi libri scritti con il fegato e con l’anima, che i musulmani integralisti sono semplicemente degli assassini capaci di dettare la linea ai loro popoli?

Titolo sulla Terza pagina del Corriere della Sera: «E Firenze voltò le spalle a Oriana. La parabola di un amore tradito». Il pezzo annuncia l’uscita d’un saggio polemico di Riccardo Nencini sulla scrittrice, ovviamente controversa. Perché? Ella aveva previsto quello che sarebbe successo, e che continua a succedere, ma parecchi – quasi tutti – gli intellettuali si rifiutano di dargliene atto, fiorentini o no che siano. D’altronde si sa: nemo propheta in patria.

Vittorio Feltri riceve da Armando Manocchia il premio Oriana Fallaci
Vittorio Feltri riceve da Armando Manocchia il premio Oriana Fallaci

Non è finita. Il Foglio, sempre di ieri, avverte che sabato prossimo sarà pubblicata sul quotidiano fondato da Giuliano Ferrara una «Lettera inedita a Oriana Fallaci» vergata da Adriano Sofri. L’argomento della quale è in una sorta di sommario: «Oggi sono in molti a dirsi che Oriana Fallaci aveva ragione, a tal punto da potersi permettere di avere platealmente torto. Il problema è: benché avesse molte ragioni, aveva torto? O: benché avesse molti torti, aveva ragione?». Chiedo scusa: ma che razza di domande sono? È vero o no che dal 2001 (abbattimento delle Torri Gemelle) i terroristi compiono stragi di gente comune che non dà loro alcun fastidio? Gente che lavora e che si occupa dei fatti propri senza offendere nessuno, tantomeno Allah e Maometto dei quali non le importa nulla? È vero o no che l’ottima giornalista toscana nelle analisi del fenomeno più violento, dopo le guerre mondiali, abbia colto nel segno, documenti alla mano? E allora dov’è il problema? Quali sarebbero i motivi per sospettare che Oriana abbia commesso errori di valutazione?

Gli islamisti uccidono gratuitamente uomini e donne, cioè senza un perché sia pure abietto. Puntano a sterminare anche coloro che li accolgono nelle proprie città (offrendo loro lavoro e brandelli di benessere); pretendono di convertire il mondo e indurlo a praticare una religione discutibile, come tutte le religioni, per altro.

È altresì assodato che l’Europa (e gli Stati Uniti) sono affollati di musulmani a cui ci viene spontaneo rivolgere alcuni quesiti: non vi garba la nostra civiltà? Vi fa orrore il nostro modo di vivere? Preferite la dittatura degli imam alla democrazia, il Corano alle leggi votate dal Parlamento? Che sarà mai? Invece di venire qui a soffrire, rimanete lì nel deserto a fare compagnia ai cammelli, frequentate assiduamente le vostre moschee, lontani dalle chiese cristiane, dai cani e dai maiali.

Chi vi obbliga a lasciare le terre e i costumi che amate per risiedere a Parigi, a Bruxelles o a Londra? Ciò che risulta incomprensibile, sulla base di una logica elementare, è questo: perché rinunciare ai vostri paradisi per piombare nei nostri inferni? Non vi piacciono i nostri stili esistenziali? Rifiutateli pure. Ma non siete autorizzati a fare secco chi, viceversa, li ha adottati, più o meno felicemente. Con tutta la buona volontà, non afferriamo il senso delle carneficine di cui siete responsabili. Non osiamo maltrattare Nencini e Sofri solo perché non digeriscono in toto i discorsi di Oriana Fallaci. Aspettiamo per farlo di aver letto i loro interventi. Ma entrambi ci consentano di segnalarne la intempestività, che fa quasi ridere, visto che le loro opere escono nei giorni in cui a Bruxelles si raccolgono le prove che la defunta signora era nel giusto allorché di scagliava contro i tagliatori di teste e gli stragisti ubbidienti al Corano.

Oriana era dotata di una intelligenza che i suoi detrattori non hanno, di un intuito prodigioso. Di quanto ha divulgato non c’è da cambiare una virgola. Lei ne sapeva più di coloro che intendono integrare chi non vuole essere integrato, perché persuaso di essere comandato da dio, e che aspirano a un multiculturalismo contrastante con l’integrazione stessa. Comunque, per quel che ci riguarda, prediligiamo avere torto con la Fallaci che non avere ragione con chi confonde la realtà con i propri sogni ingenui.

Vittorio Feltri – il giornale

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