Questo sito è gestito da un gruppo di cittadini e non impegna
la responsabilità di altri. Gli articoli diffusi, scelti per
il loro interesse, rappresentano il punto di vista degli autori, che
non corrisponde necessariamente al nostro. Inoltre, per sgombrare il
campo da inutili equivoci, vale la pena di citare uno dei capisaldi
dell’applicazione su Internet della cosiddetta dottrina del “fair use”
nelle parole ormai famose di Philippe Queau pronunciate all'European
IT Forum di Parigi del 1995 che noi appieno condividiamo:
"Alle
zone privilegiate, private, dei "copyright" bisognerà
opporre delle zone generose, di distribuzione dell'informazione, che
serviranno la distribuzione gratuita delle idee, indirizzata soprattutto
verso le scuole, verso l'educazione in senso lato, verso i paesi in
via di sviluppo, mediante le azioni necessarie a ridurre le distanze
tra gli "have" e gli "have no", tra chi ha e chi
non ha, tra gli info-ricchi e gli info-poveri. Queste azioni potrebbero
appoggiarsi su un aspetto del diritto d'autore e del diritto morale
di proprietà, concetto molto interessante della giurisprudenza
anglosassone, che è il diritto di "fair use": un diritto
che non è dell'autore, ma del lettore, non del proprietario dell'opera,
ma dell'utente, perché bisogna pensare anche al bene comune e
il bene comune esige che si protegga non soltanto il diritto degli autori,
ma anche quello degli utenti."
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