Crollano le borse, tracollo del pil 2008 e l'inflazione è all'1,6%
Pubblicato il 03/03/09 alle 21:35:03 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
MIRACOLO AL SENATO !! Il pranzo dei senatori costa il 20% in meno
La pasta al ragù? Pagarla 1,50 euro anziché 1,80 è ancora più buona. Carne tenerissima e speziata come si deve per il roast beef servito per secondo. Due euro e non più 2,50. E il caffè? Precipitato a 42 centesimi anziché i 50 pagati fino a venerdì scorso. Da oggi, quando come ogni martedì torneranno al lavoro dal lungo weekend, i 315 senatori si imbatteranno nella novità che di questi tempi vale doppio: sconto del 20% per tutti i prodotti serviti in Buvette.
Sì, la novità è quella: dentro il palazzo che è stato dei Medici e di Margherita d'Austria e che ospita uno dei due rami del Parlamento, a differenza di quanto accade fuori e a dispetto delle indennità complessiva da 14 mila euro dei suoi inquilini - i prezzi da ieri mattina anziché aumentare sono diminuiti. Svolta che matura nel giorno in cui crollano le borse, vengono ufficializzati il tracollo del pil 2008 e l'inflazione all'1,6%, insomma fa un certo effetto. Ma va pure detto che al "miracolo" del Senato non corrisponderà un aggravio per le casse pubbliche.
L'aula del Senato L'aggiornamento al contrario del prezziario, si affrettano a precisare i senatori questori, è dovuto all'avvicendamento nella gestione della buvette. Infatti, da ieri è subentrata alla vecchia ditta quella stessa multinazionale "Compass group" che già gestiva da 15 anni il ristorante dei senatori. Prezzi "politici" anche lì, com'è noto, fermi però da qualche tempo.
Invece, al bar del primo piano di fronte l'aula, accessibile solo a senatori, funzionari e giornalisti, tac, si taglia di un quinto. Mantenendo ferma per il momento la voce di spesa del bilancio di Palazzo Madama, che per la voce "ristorazione dei senatori" nel 2008 ha comportato un esborso da 1 milione 427 mila euro. [...]
Il ribasso è minimo ma si nota, considerate le cifre già modeste. Elenca il direttore, giusto per farsi un'idea: una spremuta da 1,20 euro a 92 centesimi; panino col prosciutto da 1,50 a 1,17; il tramezzino da 1,20 euro a 96 centesimi; il cappuccino da 0,70 a 58; il the con fette biscottate, gettonatissimo al pomeriggio dalle onorevoli senatrici, da 1 euro a 84 centesimi. E poi tutto giù del 20%, appunto, il liquore come l'aperitivo a 0,93, il pasticcino a 0,46, la birra a 1,60.
SENATO: DA DOMANI TORNANO I VECCHI PREZZI ALLA BUVETTE
Tempesta in una tazzina di caffe'. Da domani alla buvette del Senato tornano i vecchi prezzi: da 0,42 il caffe' costera' i "vecchi" 50 centesimi.
Lo annuncia ai giornalisti il senatore-questore Benedetto Adragna (Pd) che spiega come su indicazione del Presidente del Senato, Renato Schifani, si e' deciso di tornare al listino del vecchio gestore e non praticare i nuovi prezzi che il gruppo "Compass", che ha vinto la "garetta" tra i gestori dei vari servizi interni, ha applicato da ieri con una riduzione del 20%.
Tuttavia l'accordo preso tra l'amministrazione del Senato e il gruppo e' di tagliare i prezzi, quindi la differenza che si incassa alla buvette tra il listino che torna in vigore ed il nuovo, durato 48 ore, verra' devoluta in beneficenza. Tutto cio' per i prossimi quattro mesi poiche' in primavera si svolgera' una nuova gara per la gestione di buvette e ristorante per gestire i luoghi di ristoro di Palazzo Madama per i prossimi quattro anni. Il gestore unico, dice Adragna, garantira' un forte abbassamento dei costi in linea con l'abbattimento dei costi del Senato iniziata da anni.