Pubblicato il 06/03/09 alle 15:29:53 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
L’Italia non andrà alla infame conferenza detta Durban 2 cosiddetta "contro il razzismo" L’ha annunciato ieri il ministro Franco Frattini alla ministra israeliana Tzipi Livni ed è una notizia che farà da battistrada al resto d'Europa, da dove, timidamente (dalla Francia, dall’Olanda) nei giorni scorsi, già si levavano voci di sdegno per l’antisemitismo plateale del documento preparatorio. Frattini ha anche annunciato di aver cancellato per ora il suo previsto incontro con il ministro degli esteri iraniano Manouchehr Mottaki, dopo le parole di negazione della Shoah ripetute a Teheran mercoledì. Stati Uniti, Canada e Israele erano per ora i soli Stati che avevano avuto il coraggio di dire “no” a un documento di linee programmatiche ispirato dai paesi islamici, specie dalla Libia e dall’Iran, presidente e vicepresidente del comitato preparatorio, che di nuovo inchiodava Israele all’antico slogan del 1975 che fu risoluzione dell’Onu poi cancellata: sionismo eguale razzismo. La conferenza che si terrà a Ginevra su iniziativa dell’Onu a metà aprile, pur dichiarandosi contro il razzismo, porta ancora invece quell’indelebile marchio di antisemitismo e antiamericanismo che nei giorni della prima conferenza, tenutasi a Durban all’inizio del settembre 2001, fu la rivelazione ideologica dell’odio che portò subito dopo all’11 settembre. A Durban i delegati di tutti i Paesi del mondo convennero al Palazzo dei Congressi per ascoltare le invettive di Mugabe, di Arafat, di Fidel Castro; le Ong marciavano in cortei che brandivano l’immagine di Bin Laden e dichiaravano Israele «Stato razzista» e «Stato di apartheid». Fu una apocalisse demonizzante che ha lasciato pesanti segni sulla struttura dell’antisemitismo contemporaneo, che, segnando con marchio di criminalizzazione morale Israele e gli ebrei, li rende indegni di vivere, proprio come vorrebbe l’Iran odierno. La preparazione di Durban 2 ha fatto da filo conduttore alla propaganda jihaidista di questi anni e ha reso l’ONU lo zimbello e lo strumento di Stati che lo trasformano in ostaggio di politiche antioccidentali e antidemocratiche, profittando innanzitutto dei 57 Paesi della conferenza islamica e di non allineata memoria, che usano l’educazione antisraeliana e antimericana come collante specie per le giovani generazioni. L’Italia, che aveva già votato alla Camera all’unanimità una mozione che impegnava il Governo a monitorare la preparazione della conferenza, ha preso la sua decisione, che dimostra che il linguaggio politico internazionale quando è dissennato, quando è pregno di eco jihadiste, quando fa da cassa di risonanza alla politica dell’odio, non trova un consenso mondiale automatico. L’Italia, con il coraggio del primo pioniere europeo, stabilisce qui i limiti del discorso politico decente e ammissibile, e quello antisemita non vi rientra.
Il Giornale, 6 marzo 2009 ----------------------------------- Durban 2: Nirenstein, ritiro Italia faccia da battistrada a posizione congiunta UE
5 marzo 2009 Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein (Pdl), Vicepresidente Commissione Esteri della Camera dei Deputati
“La decisione dell’Italia di non partecipare alla prossima conferenza dell’Onu contro il razzismo, che si volgerà a Ginevra ad aprile, mi riempie di orgoglio e di soddisfazione. E’ infatti una decisione coraggiosa, la prima di un paese europeo, dopo quelle del Canada, degli Stati Uniti e di Israele e che auspichiamo faccia da battistrada a una posizione europea unificata, contro una conferenza che porterà la bandiera dell’odio anti-democratico e antisemita. La decisione del Ministro Frattini completa e rende scelta politica effettiva la mozione che, su nostra proposta, il Parlamento italiano ha votato all’unanimità lo scorso dicembre, anche in questo caso primo in Europa. La mozione impegnava il Governo a monitorare la preparazione dei documenti che avrebbero portato alla prossima conferenza contro il razzismo, documenti che hanno confermato le peggiori aspettative: come avvenuto durante la prima conferenza di Durban nel 2001, di nuovo Israele è stato diffamato e definito stato razzista e di apartheid, mentre ogni effettivo caso di razzismo e di discriminazione è stato ignorato.
L’Italia ha mantenuto la sua promessa: non parteciperà dunque a un’iniziativa di odio antisemita che le Nazioni Unite hanno indetto e che non riescono a controllare. Il gesto del Governo italiano è un contributo importante volto a sottrarre l’Onu dalle mani di chi, come in questo caso l’Iran, la Libia, Cuba, ovvero alcuni dei paesi coinvolti nel processo di preparazione di Durban 2, tiene questa istituzione ostaggio di posizioni partigiane e discriminatorie. Sulla prossima conferenza di Durban, il 12 marzo, terremo in sede parlamentare, come Associazione parlamentare di Amicizia Italia-Israele, un convegno in cui interverrà, tra gli altri, il Ministro Frattini".
Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele CONVEGNO "Durban 2: una conferenza antisemita contro la democrazia"
Interverrà: On. Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri
Con: Pierluigi Battista, Vicedirettore del Corriere della Sera Sen. Rossana Boldi, Vicepresidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente Commissione Affari Esteri della Camera Piero Ostellino, editorialista del Corriere della Sera Prof. Gerald Steinberg, Università di Bar-Ilan, Israele, Centro di monitoraggio delle Ong per i diritti umani On. Gianni Vernetti, Vicepresidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele
Presiede: On. Enrico Pianetta, Presidente Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele
Giovedì 12 marzo 2009, ore 16:00 - Senato della Repubblica
Sala Capitolare presso il chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva Piazza della Minerva 38, Roma
Razzismo: No dell’Italia a Durban 2 | 1 commento | Registrati
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FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
Scritto il 06/03/09 alle 19:47:57 GMT pubblicato da paolino
Se il nostro Governo avesse partecipato, lo avrei insultato fino alla fine della legislatura. Ora che finalmente ha preso questa saggia decisione, lo ringrazio, ma dico anche che non si deve fermare qui, non è possibile che questi gnu possano ripetere una specie di conferenza che qualcuno (come ho letto) ha definito razzista, evidentemente aveva voglia di fare dei complimenti...