Pubblicato il 29/12/07 alle 01:15:33 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
In riferimento a quanto pubblicato QUI (e riportato in basso in questa pagina).
Amici cari a Grillo, grilli o grillini o grulli, o come Vi fate chiamare...
Chi scrive, è parte integrante di quella "gente di cultura modesta", che "guida un’associazione fittizia" e "ne sputtana la memoria ed il pensiero più che diffonderlo".
"Manifestando la nostra inciviltà e bassezza culturale", speriamo "senza alimentare odio" (anche se difficile, perché in questo paese viene respirato dopo l’ossigeno) cercheremo di spiegare il significato che hanno per noi le parole ricevute gratis come: razzista, xenofobo, barbaro, inciviltà e islam, anzi islam no, Vi occorre ancora del tempo perché lo possiate comprendere appieno. Quanto tempo? Dipende da Voi, dipende a quale categoria decidete di appartenere; ci sono persone che le cose le percepiscono, altri le capiscono al volo, altri ci mettono un po’ di tempo e altri ancora, fatti di ceramica, è meglio che rinuncino. E per finire ci sono i sinistronzi, una categoria speciale ai quali si fa prima a metterglielo in c... che in testa.
Oggi dunque, per manifestare la nostra bassezza culturale, Vi proponiamo il tema:
"Lo stronzo e il sinistronzo"
Occorre urgentemente rivalutare lo Stronzo, è terapeutico per la Nazione, che allo stronzo sia ridata dignità semantica, forza espressiva e ricollocazione storica. Storia che va dalle origini dell’uomo fino ai giorni nostri, attuali e futuri. Urge che il significato lessicale dello stronzo si riappropri del suo potere umano, secolare.
Ma, vi siete mai chiesti, cos’è Lo stronzo? Qual è il suo significato originario? Cosa esprime?
Lo stronzo originario ha una sua grande forza, Lo stronzo attuale invece no, non ha materialità, non ha odore, umore, sapore, è pulviscolare, impalpabile, immateriale, aereo.
La forza dell’epiteto stronzo, neutralizzata, socializzata ne depotenzia l’offesa. La fisiologia colloca Lo stronzo nella materia corporale. Lo stronzo è un pezzo, più o meno grande, di merda, di escremento umano o animale e per questo Lo stronzo ha grande forza e sicura materialità. Lo stronzo è patrimonio dello stitico come del fecondo ed è un prodotto naturale e universale.
La parola stronzo esige massimo rispetto, considerazione scientifica, lessicale, umana, sociale, esige identità certa e approfondita finalità. Lo stronzo però, è stato svalutato dal modernizzarsi del linguaggio, gli è stata sottratta la forza espressiva del puteolente repulsivo, dell’infettante, del nauseabondo. Lo stronzo è stato materializzato, reso etereo, inodore, ridotto a evanescente espressione immateriale, metafisica, astratta. Mi chiedo, chi, ha privato Lo stronzo della sua potenza semantica? Chi lo ha reso acqua fresca? La moda lessicale, la semantica rivisitata, la modernizzazione del linguaggio, l’esigenza morale del disinvolto spettacolare, esigenza di minimalismo disinvolto rivolto alle masse con l’eleganza popolar-minimalista del linguaggio.
Esigenza ed imperio dettati dall’easy going, dall’osare linguaggi nuovi, moderni, attuali, del sociale, dell’adeguarsi alla gente. Esigenza, imposta dal linguaggio teatrale, cinematografico, letterario, mediatico, giornalistico, televisivo, insomma sottoposto ad una sorta di terapia beppegrillesca e celentanoide. E cosi, Lo stronzo è stato depotenziato della sua espressività immediata, reso insignificante, un’ameba insomma, un essere, un’entità, allo stato larvale, quindi inoffensivo, non più ingiurioso, bensi socializzato. Privato dell’esigenza del riscatto, del duello all’ultimo sangue, che tutto ristabilisce, tutto lava, riequilibra e redime dall’offesa subita. Però, è ora di riappropriarsi del Potere, del peso specifico, che caratterizzava l’insulto stronzo.
Si dia dello stronzo a chi è stronzo. Cioè, un pezzo di merda. Un pezzo di merda con le prerogative della materia di cui è composto. La merda. Quindi licenza di dare dello stronzo a chi, e a quanti, si sono approfittati e continuano da oltre sessant’anni, ad approfittarsi del loro Potere, dal piccolo al grande. Potere dato o preso dalla collocazione nei suoi gangli. Collocazione che dall’istituzionale al burocratico, dal sociale al sindacale, dal politico al commerciale, dall’economico al finanziario senza per nulla tralasciare quello editoriale. Potere e Poterelli surrettiziamente ottenuti con il malaffare e il malgoverno. Potere e Poterelli esercitati con l'inganno, il sopruso, la sopraffazione e l’ignoranza dei sudditi, servi e schiavi. Potere e Poterelli avocati a sé e tenuti ben saldi con l’inflizione cooperativo-mafiosa, della umiliazione da posizioni dominanti usate a piene mani dal burocrate corrotto a quello corretto dall’infedele servitore della comunità al fedele approfittatore, del Sistema cooperativo-mafioso fino alle Consorte-rie politiche di unionpol, sempre sull’inerme e indifeso suddito, servo, schiavo, cittadino ignorante, possibilmente precario o immigrato, da strumentalizzare, depotenziare con l’inflizione della disperazione fino a ridurlo all’impotenza, alla paralisi, alla mortuaria indifferenza, apatia, rassegnazione, assuefazione e quindi crollo della democrazia con conseguente vittoria della comunistocrazia. Il suddito, il servo, lo schiavo, Lo stronzo sulla cui pelle fare carriera, accumulare danaro, dispensare favori, in cambio di omertà a cui infliggere surrettiziamente, punizioni oscure, mafiose, sul quale al primo insorgere di segnali - legittimi e costituzionali - di protesta, di ribellione, come dei manifesti dove non c’è scritto che il papa è a capo di una comunità di mafiosi come i cattolici e neanche che i nostri crocefissi rappresentano un cadaverino nudo e osceno.... ma semplicemente
"ISLAM NO GRAZIE".
Associazione Una Via per Oriana
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No ai manifesti razzisti e xenofobi
Premetto subito che non possiedo alcuna tessera di partito e non voglio fare in alcun modo nessuna pubblicita' a nessuno schieramento politico pero'mi sento in dovere d'appoggiare questo comunicato e voglio proclamare la mia indignazione verso certi manifesti apparsi per imola,in quanto non penso che questa cosa debba passare nell'indifferenza di tutti noi. Credo che come me molti cittadini imolesi non approvino anzi denuncino l'apparizione di certe cose sui muri della nostra citta'.
comunicato apparso ieri sul sito del sabato sera:
No ai manifesti razzisti e xenofobi Un comunicato dei partiti del centro sinistra contro chi, facendosi scudo di associazioni fittizie, istiga al razzismo.
Presa di posizione dei partiti del centro sinistra contro chi istiga al razzismo. "Ancora una volta sui muri di Imola appaiono manifesti razzisti e xenofobi. L'ultimo è quello firmato da un'associazione, 'Comitato una via per Oriana Fallaci', che recita a caratteri cubitali 'Islam, no grazie'. I partiti dell'Unione solidarizzano con la parte della comunità imolese, per fortuna la stragrande, per questa manifestazione di inciviltà e bassezza culturale che stigmatizziamo con fermezza. Le forze politiche dell'Unione imolese manifestano piena solidarietà nei confronti delle cittadine e dei cittadini migranti di fede islamica e sottolineano all'opinione pubblica questi gravi episodi nell'auspicio che non si ripetano. Non accettiamo le offese e le ingiurie che inducono all'odio nei confronti di cittadini che vivono, lavorano insieme a noi e vanno a scuola assieme ai nostri figli. Per questo invitiamo l'amministrazione comunale e le associazioni cittadine tutte a prendere atto di queste pesanti esternazioni e a dare una risposta politica forte, dichiarando innanzitutto la distanza da certe posizioni razziste e xenofobe al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica verso un approccio positivo nei confronti dei migranti, nel rispetto delle differenze e della libertà religiosa, che si allontani da simili atteggiamenti barbari aventi come solo scopo quello di alimentare un clima di odio. Imola non è contro: Imola, città medaglia d'oro della Resistenza, è per tutti i cittadini che si riconoscono nei valori fondanti della Costituzione Repubblicana, della pace e della convivenza civile".