I MAGISTRATI GRIDANO ALLO SCANDALO? LO SCANDALO SONO LORO
Pubblicato il 13/06/09 alle 01:50:35 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Libri: la storia di Angela L., "Rapita dalla giustizia" Prelevata da scuola a sei anni per un sospetto di abuso da parte del padre - processato e poi assolto in appello -, non ha rivisto i genitori naturali per oltre 10 anni Roma, 10 giu. (Adnkronos) - Rapita dalla giustizia a soli 6 anni. Angela L. adesso ha 20 anni e una storia incredibile alle spalle che ha deciso di raccontare in un libro-denuncia. Scritto con l'aiuto di due giornalisti, Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella, ''Rapita dalla giustizia'' (Rizzoli, pp.207,18,50 euro) racconta la storia di una bambina prelevata da scuola a soli sei anni per un sospetto di abuso da parte del padre - processato e poi assolto in appello - e che non rivedra' piu' i genitori naturali per oltre 10 anni.
Tutto inizia il 24 novembre del '95, quando due carabinieri in uniforme e un'assistente sociale prelevano la bambina da scuola senza darle alcuna spiegazione. Da li', partono 10 anni di calvario tra orfanotrofi, interrogatori, esami e test psicologici che hanno l'unico scopo di strappare di bocca ad Angela un'orribile 'verita'': secondo il Tribunale dei Minori di Milano, infatti, il padre Salvatore avrebbe abusato di lei.
''Il libro e' una denuncia di una cosa sconvolgente e terribile che puo' capitare a chiunque abbia un figlio - spiega Tortorella. Basta infatti un errore, anche minimo, di valutazione, e per una serie di concatenazioni illogiche un bambino puo' avere la vita sconvolta ed essere allontanato dai genitori''. ''Mi avevano detto che i miei genitori sapevano di cio' che stava accadendo, e mi avevano abbandonato - racconta Angela. Mi hanno costretta a dire che mio padre aveva abusato di me e altre cose non vere, e mi hanno tenuto lontana da loro per dieci anni, fino a quando i miei genitori mi hanno trovato ed io sono tornata da loro''.
La storia 'esplode' nel 2002 quando il papa' di Angela, condannato in primo grado -in base all'inchiesta dell'allora pm Pietro Forno- per pedofilia, viene assolto in appello e il Tribunale dei Minori di Milano non la restituisce alla sua famiglia di origine. ''Questo e' un caso assurdo - dice l'autrice Guarneri - e nel libro abbiamo cercato di capire come i magistrati possano fare errori cosi' clamorosi. Nonostante si fosse alla fine capito che non c'era stato nessun abuso, pur di non ammettere l'errore si e' continuati ad andare avanti creando danni ulteriori ed enormi''.
I tanti errori sulla vicenda fanno discutere. ''Non siamo di fronte solo ad un errore giudiziario, ma ad un vero e proprio rapimento'' ha detto il senatore Roberto Castelli, Ministro della Giustizia all'epoca della vicenda. Secondo Castelli si tratta di ''una situazione di grave incostituzionalita', che riguarda purtroppo decine di casi ogni anno in Italia'', casi nei quali i provvedimenti cautelari ''vengono adottati senza il contraddittorio tra le parti''. I tempi lunghi della giustizia sono ''uno dei fattori che incide maggiormente'' secondo il ministro della Giustizia del governo ombra del PD Lanfranco Tenaglia, che invita anche ad avere ''comprensione per il difficilissimo mestiere di giudice''.
Alla presentazione del volume e' intervenuto anche il presidente del Tribunale dei Minori di Roma Melita Cavallo. ''L'errore clamoroso - ha osservato il giudice - e' stato quello di allontanare dalla bambina anche la figura materna, che risultava estranea alla vicenda. La collusivita' della madre e' stata infatti esclusa fin dall'inizio''.