A SUON DI CARTE BOLLATE STANNO DIVENTANDO PADRONI DI TUTTO
Pubblicato il 05/08/09 alle 13:40:59 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
MA SE SONO POVERACCI I SOLDI PER GLI AVVOCATI CHE GLIELI DA? La Casa degli studenti in Bovisa dovrà essere aperta agli stranieri. Era riservata a italiani residenti in Valtellina da 5 anni, accolto il ricorso di un ragazzo egiziano Dopo il marocchino, l´egiziano. Se nei giorni scorsi un cittadino del Marocco aveva ottenuto l´abrogazione del divieto di partecipare ai concorsi Atm a chi non ha la cittadinanza italiana, stavolta è uno studente universitario egiziano che si vede dare ragione dal giudice: è illegittimo e discriminatorio che solo gli italiani possano ottenere un posto nella Casa dello studente valtellinese, l´ostello per gli universitari provenienti dalla provincia di Sondrio realizzato alla Bovisa.
I criteri fissati dalla amministrazione provinciale guidata dalla Lega (allora Fiorello Provera, oggi Massimo Sertori), erano chiari: per ottenere, al prezzo di 180 euro al mese, un posto in questa elegante palazzina bianca anni Trenta con ascensore, aria condizionata, collegamenti in fibra ottica, e porta blindata sugli appartamenti (20 bilocali, 2 monolocali e un trilocale) in via Tartini 31 bisognava essere studenti residenti in Valtellina da 5 anni, con reddito familiare non superiore a 35mila euro, e appunto cittadini italiani.
E su quest´ultimo criterio un giovane egiziano, assistito dalle associazioni Avvocati per Niente e Naga, aveva presentato ricorso a inizio 2009 al tribunale di Sondrio, che però aveva dichiarato la competenza territoriale di Milano. Davanti al giudice l´allora presidente, Fiorello Provera, si era difeso: «Trovo provocatorio mettere in discussione il diritto che viene dall´essere cittadini italiani rispetto a chi non lo è, così come illegittimo ed aberrante accusare di discriminazione una scelta amministrativa che vuol favorire i giovani della mia Provincia che hanno il diritto di essere aiutati dagli amministratori.
Difenderò in ogni sede il valore della cittadinanza italiana, il diritto della Provincia di scegliere le priorità e il diritto dei nostri ragazzi di usufruire dei benefici derivanti dall´utilizzo di un patrimonio costruito con fatica dalla nostra gente». Ma ora la sentenza, redatta dal giudice Patrizio Gattari, gli dà torto: «La condotta della Provincia è stata considerata discriminatoria nei confronti degli stranieri», dice Alberto Guariso di Avvocati per Niente. La Provincia è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali e di pubblicazione della sentenza.