Pubblicato il 21/08/09 alle 12:11:31 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Detenuti protestano a Regina Coeli - a Rebibbia femminile, donne fuori dalle celle contro l'afa Roma soffoca sotto una cappa di caldo e anche i detenuti soffrono le temperature vicine ai 40 gradi. Così giovedì mattina nel carcere di Regina Coeli è scoppiata la rivolta. Centinaia di uomini hanno iniziato a battere ritmicamente stoviglie e altri oggetti contro le sbarre delle celle. Alcune bomboletta di gas in dotazione ai fornelli da campeggio dei detenuti sono esplose.
Detenuti a torso nudo a Regina Coeli IL DIRETTORE MINIMIZZA - La protesta dei detenuti contro il sovraffollamento e il caldo soffocante è cominciata poco dopo l'ora di pranzo nel carcere romano. Nel pomeriggio è proseguita e dalla terza sezione del penitenziario si è allargata anche alla sesta. Ma il direttore dell'istituto di pena, Mauro Mariani, minimizza. «La protesta è più che altro di adesione e per il gran caldo - dice -: a Regina Coeli in questo momento non siamo in sovraffollamento». Mariani, attualmente è in vacanza, spiega che i detenuti sono meno di 900 e che il sovraffollamento si raggiunge oltre i mille. «Sono stato informato dal vice-direttore del carcere, Rosella Santoro - aggiunge -, che c'è stata una riunione e i detenuti hanno comunicato che la protesta della battitura si ripeterà stanotte dalle 22 alle 23, ma la situazione è abbastanza tranquilla».
ACCESSO LIBERO ALLE DOCCE - Nel frattempo, anche nel carcere femminile di Rebibbia, sempre a Roma, le detenute hanno chiesto e ottenuto - a causa del gran caldo - l'apertura delle celle non solo durante l'«orario della socialità» ma dalla mattina alla sera. Liberalizzato anche l'accesso alle docce. [...] http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_agosto_20/caldo_carceri_rivolta-1601685135166.shtml
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Vorremmo far presente ai signori carcerati che abbiamo caldo tutti. E che non tutti, anzi pochi, hanno i condizionatori. Hanno caldo i bambini innocenti dei bassi napoletani, ha caldo la povera gente che vive nelle periferie in case fatiscienti. Hanno caldo gli handicappati e gli anziani che vivono con 4 centesimi di pensione. E vorremmo ricordare ai carcerati che se le prigioni fossero degli alberghi a 5 stelle, forse perderebbero la ragione della loro esistenza.