TORINO: PER IL RAMADAN ARRIVANO IMAM 'DOC' DALL'EGITTO
Pubblicato il 21/08/09 alle 23:20:45 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
E perchè poi? Quelli che vivono in Italia sono troppo moderati? Alcune guide spirituali inviate dal Cairo per il mese islamico di purificazione che s'inizia oggi. I musulmani torinesi sono circa 30mila ma soltanto il 10 per cento frequenta le sale di preghiera Torino chiama, l'Islam risponde. Il Ramadan ha inizio in città con la preghiera di tre imam "d'importazione", due al centro "Mecca" e uno nella sala di via Saluzzo. La crisi delle vocazioni non si limita alla religione cattolica. A corto di autentiche guide spirituali, la comunità islamica torinese le ha dovute chiamare dall'università di Al Azhar del Cairo. Sono state invitate da Amir Younes, responsabile del Centro Mecca internazionale di Torino. In diversi centri per il Nord Italia ci saranno anche altri sette "imam doc" che si alterneranno nei vari momenti di preghiera secondo le direttive del centro. «Qui non ci sono veri imam. Vengono chiamati così, impropriamente, i musulmani che guidano la preghiera, anche in realtà se fanno i muratori».
«Invece - spiega Amir - quello dell'imam è un lavoro che, come quello del sacerdote, esclude gli altri. Abbiamo bisogno che i nostri figli cresciuti a Torino sentano gente che parla del vero Islam, quello con cui siamo cresciuti noi. Chi può spiegarlo meglio degli imam laureati che conoscono il Corano a memoria? Gli imam dimostreranno che l'Islam porta un messaggio di integrazione, un invito ai giovani ad imparare la lingua italiana, e non il dialetto piemontese». Il Ramadan torinese riserva appuntamenti interessanti, come quello del 26° giorno: la "notte del destino" nella quale si sta svegli fino al mattino per esprimere il proprio desiderio. O quello del 27°, quando la festa comincia con la colazione comune al tramonto.
Ogni anno la data di inizio del mese di digiuno musulmano varia a seconda delle fasi lunari. «Per la prima volta, da quando a Torino il fenomeno musulmano è diventato rilevante, capita ad agosto. Sono quasi 30 mila i musulmani qui, ma solo il 10 per cento frequenta le sale di preghiera. La comunità più numerosa è quella marocchina, seguono quella egiziana, senegalese, somala, eritrea e così via. In tutto sono sette i centri islamici formali» ricorda l'assessore Ilda Curti. Chissà se il Comune farà ancora una concessione alla comunità islamica.
«Aspettiamo di sapere - dice Amir - se il PalaIsozaki sarà libero per l'ultimo giorno del Ramadan, ma siamo sicuri che l'assessore Curti ci verrà incontro. L'anno scorso lì si è svolta una preghiera collettiva di lusso. Eravamo più di dodicimila».
un commento nella stessa pagina PERICOLO NASCOSTO.. inviato da niky1963
Ti parlo per esperienza. Ho vissuto in Cairo per un po', il mio fidanzato è un egiziano "copto" una minoranza religiosa in Egitto poichè è "cristiano". So cosa predicano gli imam... soprattutto in questo periodo di ramadam. Sono solo dei terroristi. Ti invito a leggere il corano lo puoi trovare anche online in italiano...e poi ne riparliamo!