Pubblicato il 19/09/09 alle 12:27:22 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Presto potrebbe arrivare un decreto ministeriale che sospende la costruzione dei luoghi di culto islamico in attesa dell'approvazione delle norme antiterrorismo RAVENNA - Il percorso verso la costruzione della moschea ravennate potrebbe incontrare presto un drastico stop: un decreto del Governo Berlusconi. Il consiglio dei ministri infatti sta valutando la possibilità di emanare un provvedimento che blocchi la realizzazione di tutte le moschee e altri luoghi di culto islamico sul territorio nazionale in attesa dell'approvazione di un nuovo pacchetto di norme antiterrorismo che conterrà regole e linee guida precise per inquadrare questi edifici.
Tre dovrebbero essere i punti principali nel quadro normativo che definirà le modalità e le caratteristiche delle moschee: saranno le Regioni a valutare dimensioni e impatto delle moschee (probabilmente niente minareti e muezzin, distanza di almeno un chilometro dalle chiese); le moschee potranno essere utilizzate solo per la preghiera (potrebbero essere vietati luoghi di ristoro annessi alle sale di culto); la possibilità di un referendum per dare possibilità alle comunità locali di esprimere il proprio parere. A coordinare i lavori per la stesura dei decreti appena ricordati saranno il ministero dell'Interno e il ministero della Difesa.
Roberto Petri, ex presidente provinciale di An e ora capo della segreteria del ministero della Difesa, commenta così il provvedimento in arrivo: “Si configura così in modo inequivocabile l'indirizzo che da tempo ho sostenuto per quanto concerne la nostra città. Il ministero degli Interni ha pertanto allo studio il licenziamento di un decreto fondato su tali punti ma che comprenderà anche, secondo le proposte del ministro La Russa, regole rigidissime a cominciare per gli imam, i quali dovranno essere registrati in un apposito albo e parlare in italiano. E' chiaro, quindi, che in tal modo vengono accolte le istanze provenienti da sempre più ampi strati sociali ed economici della città, rappresentando in tal modo la maggioranza dei cittadini come, per altro, riscontrato dai sondaggi in circolazione negli ultimi mesi. Viene respinto quell'indirizzo che con superficialità è stato favorito dalle forze di sinistra e dal pressapochismo del sindaco e dell'amministrazione comunale".