Perché a Renzo Martinelli il Premio Oriana Fallaci
Pubblicato il 04/10/09 alle 21:33:09 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
”Per la professionalità e il coraggio nell’affrontare temi che contribuiscono mantenere vive le coscienze su argomenti considerati politicamente scorretti”.
Renzo Martinelli, laureatosi in lingue e Letterature straniere, ha sostenuto la specializzazione in Cinematografia alla Scuola Superiore di Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica e, non pago, si è laureato anche in Scienze Politiche.
Successivamente è iniziata la sua collaborazione con la Rai Tv1, con una sua casa di produzione. Tra il ’79 e l’’84 realizza per la Rai numerose inchieste filmate sui pregiudizi degli italiani che vanno dal settore alimentare al cinema, dalla resistenza italiana al calcio oltre a molti videoclip con cantanti italiani e internazionali famosi. (Alice, Battiato, Van Halen, Dalla, Tozzi, Pino Daniele, Alan Parson, Rockets e altri ancora).
Nella fase successiva e fino agli anni ’90, sempre con Rai Uno, realizza alcune tra le più prestigiose e famose sigle televisive, come: Fantastico, Il Sabato dello Zecchino, Piccoli Fans, Immagina, TV1 Estate, Piacere Rai Uno. Si è espresso al meglio anche come regista pubblicitario realizzando spot per le più importanti e famose aziende operanti a livello internazionale che gli hanno valso prestigiosi premi e riconoscimenti (Carrera jeans, Ballantine’s, Ciao Crem, Sony, Opel Vectra, Dreher e tanti altri).
Renzo ha anche realizzato, come regista e produttore, più di un centinaio di tra documentari artistici e turistici e, sempre nello stesso ruolo che sarebbe meglio chiamare cineasta, nell’88 ha realizzato ”Winners”, il film ufficiale che ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi e con il quale si è aggiudicato premi in tutto il mondo, tra questi: il 1° Premio al Festival del Film Sportivo di Torino, e il 1° e 2° Premio al Festival del Film Sportivo di Budapest.
Nel ’93 realizza “Sarahsara”, un lungometraggio ambientato in Sud Africa che racconta la vicenda realmente accaduta negli anni ’60 ad una bambina diversamente abile, che dimostra un’attitudine straordinaria per il nuoto. Questa bambina nera, dodicenne, si chiama Sarah e vuole realizzare un sogno folle: partecipare alla Capri Napoli, la gara di nuoto su lunga distanza più massacrante al mondo. Il film, è appunto la storia di come Sarah riesce a realizzare questo suo sogno.
Nel ’97 è la volta del lungometraggio “Porzus”, un strage fratricida tra partigiani., una storia delle tante realmente accadute e taciute avvenute nel ’45 presentata al Festival del Cinema di Venezia e giudicato come “il caso cinematografico dell’anno”.
Nel 2000 produce e realizza “Vajont”, il film sulla tragedia avvenuta nel ’63, che gli procura riconoscimenti nei maggiori Festival e manifestazioni sul cinema, come: il Globo d’Oro della stampa estera per la miglior regia, David di Donatello come miglior film votato dalle scuole, Grolla d’Oro a Saint Vincent come miglior film votato dal pubblico, Nastro d’Argento a Leo Gullotta come miglior attore non protagonista, Premio Fellini, Ciak d’Oro ed altri ancora.
Nel 2003 esce “Piazza delle Cinque Lune”, il film denuncia che dopo 25 anni riapre il caso Moro chiamando in causa eccellenti personaggi e personalità, politiche e non, dei quali, nessuno ha potuto smentirne la rappresentazione realistica e documentale.
Nel 2004 per Rai Fiction, scrive e dirige “La bambina dalle mani sporche”, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, tratto dall’omonimo romanzo di Gianpaolo Pansa, che racconta il conflitto tra onesti e corrotti, il duello tra mai pulite e tangentismo ed in questo contesto si inserisce la passione tra un uomo e una donna, i quali, scoprono la gioia di innamorarsi a 40 anni.
Nel 2005 produce e dirige il film, “Il Mercante di Pietre” che uscirà l’anno successivo suscitando numerosissime polemiche da parte dei buonisti, multiculturalisti e politicamente corretti, a causa del tema trattato, il conflitto tra islam e Occidente.
Nel 2007 dedica alla figura del Campioni dei Pesi Massimi di pugilato, Primo Carnera, “Carnera_ The Walking Moutain” che verrà presentato in anteprima mondiale al Madison Square Garden di New York.
Infine, Barbarossa. “La libertà non si dona, si conquista” il film presentato in anteprima nella splendida e mai più indicata cornice del Castello Sforzesco e di Piazza Castello a Milano. Il film racconta la storia di Federico I di Hoenstaufen detto “Barbarossa”, interpretato da Rutger Hauer, imperatore tedesco che governa le terre del nord Italia e sogna di conquistare anche il centro e il sud, in modo da far rivivere l’Impero di Carlo Magno. Deve però fare i conti con un giovane popolano milanese, Alberto da Giussano, interpretato da Raz Degan, il cui sogno è invece quello di sconfiggere l’Imperatore e ridare la libertà al suo popolo.
Martinelli, ha in progetto un film sull’alluvione di Firenze del ’66, che ho vissuto personalmente e una sull’11 Settembre 1683, non c’ero, ma ne avrei fatto parte, della famosa battaglia di Vienna, per la quale tutti noi dobbiamo dire grazie al valoroso Marco da Aviano, se oggi le nostre donne non portano il burqa e San Pietro non è una moschea.
I sopraelencati motivi, riassunti in: ”Per la professionalità e il coraggio nell’affrontare temi che contribuiscono mantenere vive le coscienze su argomenti considerati politicamente scorretti”, hanno indotto la “Giuria del Premio Oriana Fallaci” ad assegnare nell’edizione 2009 del “Memorial Oriana Fallaci” svoltosi a Firenze lo scorso15 Settembre, il “Premio Oriana Fallaci” al regista, Renzo Martinelli.