Pubblicato il 16/05/08 alle 08:52:40 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Alla giornalista e scrittrice scomparsa il 15 settembre 2006 dedicata l'area verde tra via Quadronno e via Crivelli. Il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta alla cerimonia di intitolazione di un giardino, posto tra via Quadronno e via Crivelli (zona Porta Romana), alla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, scomparsa il 15 settembre 2006, che avrebbe compiuto 78 anni proprio oggi. Era presente la sorella di Oriana, Paola Fallaci e il nipote della scrittrice, Antonio Perazzi e l'assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti.
"Oggi ricordiamo una giornalista e una donna coraggiosa: Oriana Fallaci. Lo facciamo dedicandole un giardino della nostra città: una città che ha sempre avuto a cuore chi combatte per le proprie idee e per la libertà. Lei ha sempre saputo difendere le proprie idee e interpretare le grandi problematiche del nostro tempo".
"Dedicare una via - ha detto il Sindaco - non è solo lasciare una traccia nella geografia cittadina: è richiamare le qualità e i valori testimoniati da una personalità straordinaria come Oriana Fallaci. Oriana è stata una grande giornalista e una grande scrittrice, una donna che ha combattuto per le proprie idee, con lo stesso coraggio con il quale fino alla fine ha lottato contro la lunga malattia che l'ha portata alla morte". Proseguendo nel suo intervento il Sindaco ha detto: "Tra le sue grandi qualità, c'era la coerenza, la sincerità e la passione politica. È stata una maestra inimitabile nell'arte dell'intervista, riuscendo a scavare nella psicologia dei grandi personaggi che ha incontrato, con spirito d'osservazione, sensibilità, competenza, autonomia di giudizio".
"Ma un'intervista in particolare mi ha colpito - ha proseguito Letizia Moratti - ed è quella in cui Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci. Alla domanda: Qual è l'idea su cui non ha mai cambiato idea e non cambierà mai idea? Risponde: la libertà. Non la libertà intesa come egoismo, bensì la libertà ragionata, vissuta come disciplina, cioè come rispetto degli altri.
Il suo obiettivo non era ottenere il consenso e l'approvazione della gente: il suo obiettivo era scuotere le coscienze, aprire un dibattito, far insorgere il dubbio e il senso critico. Il suo amore per la libertà ha lasciato un segno profondo. Ha obbligato tutti a fare i conti con le grandi questioni del nostro tempo, da lei filtrate attraverso l'esperienza vissuta. Ricordiamo Oriana Fallaci come l'autrice avventurosa e insieme raffinata e sensibile di libri che hanno interpretato il nostro tempo complesso e controverso.
L'intitolazione a Milano cade nei giorni delle importanti manifestazioni che la città di New York le sta dedicando. Il Comune di Milano le aveva conferito la massima onorificenza cittadina con una motivazione che rifletteva la stima e l'affetto della nostra città. Infine vorrei sottolineare un ultimo aspetto: il suo coraggio indomito di donna, una delle poche inviate di guerra, una professionista che ha contribuito ad aprire a tante donne le porte di un lavoro considerato da uomini. Donne che così hanno potuto dimostrare la loro preparazione, le loro creatività, il loro valore. Oriana ha avuto un coraggio che deve essere d'esempio per tutti".