Pubblicato il 15/12/09 alle 22:37:53 GMT pubblicato da Armando_Manocchia
A proposito del articolo su: SGARBI: ''Mi correggo. Travaglio è una merda tutta intera'' Nel quale si riferisce che “il tribunale di Torino ha condannato Vittorio Sgarbi a un risarcimento danni di 30mila euro nei confronti di Marco Travaglio per gli insulti pronunciati durante la trasmissione di Anno zero del primo maggio 2008. In quell'occasione l’attuale Sindaco di Salemi, Vottorio Sgarbi gli disse che era un bugiardo, un calunniatore e soprattutto un pezzo di merda, e che dopo questa condanna, Vittorio Sgarbi conferma le su opinioni e rincara la dose. "Mi correggo. Travaglio è una merda tutta intera. Farò ricorso. Non pagherò. Per fortuna -ha commentato Sgarbi- in Italia le sentenze di primo grado sono tali perché possono essere riviste. Nella trasmissione lui e Grillo hanno chiamato un luminare, il professor Veronesi, 'Cancronesi'. Ricordiamoci che la trasmissione va in onda sulle reti pubbliche. La tv di Stato non può insultare senza pensare di essere insultata”. In relazione a questa sentenza di primo grado, ci permettiamo di suggerire a Vittorio (ne avesse mai bisogno) di prendere in considerazione in sua difesa, le motivazioni secondo le quali Giuliana D’Olcese spiega benissimo le caratteristiche di gentaglia come Travaglio, Grillo Santoro, Di Pietro e altri, non piemme ma pidiemme come loro. Ecco l’articolo dal titolo:
6 Giugno 2007 Lo stronzo? Urge rivalutare Lo stronzo. Terapeutico per il Paese che, allo stronzo, sia ridata dignità semantica, forza espressiva, ricollocazione storica. Storia che va dalle origini dell'uomo fino ai giorni nostri e futuri. Urge che il significato lessicale dello stronzo si riappropri del suo potere umano, secolare. Ma cos'è Lo stronzo? Qual'è il suo significato originario? Cosa esprime? Lo stronzo originario ha la sua grande forza. Lo stronzo attuale invece? Non ha materialità, odore, umore, sapore. E' pulviscolare, impalpabile, immateriale, aereo: La forza dell'epiteto stronzo neutralizzata, socializzata: quindi ne depotenzia l'offesa. La fisiologia colloca Lo stronzo nella materia corporale: Lo stronzo è un pezzo, più o meno grande, di merda, di escremento umano, o animale. Quindi, Lo stronzo, ha grande forza, sicura materialità. Lo stronzo, è patrimonio dello stitico come del fecondo produttore. E' è un prodotto universale. La parola stronzo è realtà, esige massimo rispetto, considerazione scientifica, lessicale, umana, sociale. Identità certa, appropriata finalità. Lo stronzo, però, è stato svalutato dal "modernizzarsi" del linguaggio, sottratta la forza espressiva del puteolente repulsivo, dell'infettante, del nauseabondo. Lo stronzo è stato sterilizzato, reso etereo, inodore, ridotto a evanescente espressione immateriale, meta-fisica, astratta. Chi ha privato Lo stronzo della sua potenza semantica? Chi ha lo ha reso acqua fresca? La moda lessicale, la semantica rivisitata. "La modernizzazione del linguaggio". L'esigenza "morale" del "disinvolto" spettacolare. Esigenza di "minimalismo disinvolto" rivolto alle masse con "l'eleganza popolar-minimalista" del linguaggio. Esigenza ed imperio dettati dall'"easy going", dall'"osare" linguaggi "nuovi", "moderni", "attuali", "del sociale", dell'adeguarsi alla "gente". Esigenza imposta dal linguaggio teatrale, cinematografico, letterario, mediatico, giornalistico, televisivo. Insomma, sottoposto ad una sorta di terapia celentanoide. E così, Lo stronzo, è stato depotenziato della sua espressività immediata. Reso insignificante. Un'ameba insomma. Un essere, un'entità, allo stato larvale. Quindi, inoffensivo. Non più ingiurioso, offensivo, bensì "socializzato". Privato dell'esigenza del riscatto, del duello all'ultimo sangue che tutto ristabilisce, tutto lava, riequilibra e redime dall'offesa subìta. E' ora di riappropriarsi del Potere, del peso specifico che caratterizzava l'insulto stronzo. Si dia dello stronzo a chi è stronzo. Cioè, un pezzo di merda. Un pezzo di merda con le prerogative della materia di cui è composto. La merda. Quindi licenza di dare dello stronzo a chi, e a quanti, si sono approfittati e continuano ad approfittarsi del proprio potere, dal piccolo al grande. Potere dato dalla collocazione nei suoi gangli. Collocazione che va dall'istituzionale al burocratico, dal sociale al sindacale, dal politico al commerciale, dall'economico al finanziario fino al Potere editoriale. Dal Potere statale al militare, e, salendo o scendendo per li rami, Potere e poterelli surrettiziamente ottenuti con il malaffare. Potere e poterelli esercitati con l'inganno, il sopruso, la sopraffazione. Potere e poterelli avocati a se' e tenuti ben saldi con l'inflizione, mafiosa, della umiliazione da posizioni dominanti usate a piene mani dal burocrate di Stato corrotto come dall'infedele servitore dello Stato, fino alle consorterie politiche di parte, sull'inerme-indifeso cittadino. Sul suddito. Lo schiavo. Sudditi e schiavi da strumentalizzare, depotenziare con l'inflizione della disperazione, impotenza, paralisi. Poi, mortuaria indifferenza, apatia, rassegnazione. Quindi assuefazione, e conseguente crollo della democrazia. Il suddito, lo schiavo, sulla cui pelle fare carriera. Accumulare danaro, danaro estorto. Dispensare favori in cambio di omertà. O infliggere, surretiziamente, punizioni oscure, mafiose. Il suddito, lo schiavo su cui al primo insorgere di segnali - legittimi e costituzionali - di protesta, di ribellione al Sistema, operare mutilazioni, asservimento, paralisi. Potere non naturalmente dato, quindi, dall'affermazione Meritocratica, che è Potere universalmente riconosciuto dato dal valore professionale. Alzi la mano chi, proprio in questi giorni devastanti ed oscuri, non ravvisa nella terribile sequenza dei fatti che contrappongono Istituzioni a Istituzioni, Poteri dello Stato a Poteri dello Stato, Poteri finanziari a Poteri economici, Poteri mediatici a Poteri politici, e viceversa, l'urgenza di rivalutare il Potere del cittadino elettore di chiamare i protagonisti con il loro nome: Stronzi. Cosa sono infatti se non pezzi di merda coloro nelle cui sporche mani è stato deposto il Potere di intercettare, dossierare, schedare, violentare, danneggiare migliaia di cittadini onesti ed inermi con il favore di Mamma Telecom? I politici intercettati? Nessuna pietà: i Pio Pompa se li allevano in seno, e li strapagano, in una partita di reciproca corruzione e asservimento. In questo Paese è prassi normale spiarsi trasversalmente, non solo, ma all'interno stesso della consorteria di appartenenza. Cosa sono se non pezzi di merda coloro dalle cui mani è stato concesso, in cambio di sporchi e disonesti guadagni, e di Poteri economico-finanziario-politico, il Potere di intercettare, dossierare, violentare, ricattare migliaia di cittadini onesti ed inermi con le strumentazioni ed il favore di funzionari e sedi di Mamma Telecom? Cosa sono se non pezzi di merda coloro i quali hanno abusato dei loro Poteri e poterelli burocratici di Stato per insabbiare, invalidare, depotenziare, annullare, deviare denunce ed indagini sulle intercettazioni illecite della banda degli spioni allevati e foraggiati a suon di miliardi da Mamma Telecom-Pirelli? Tutto ciò, che è l'aspetto più grave ed indigeribile, destabilizzando popolo e istituzioni. Cosa sono se non pezzi di merda coloro i quali hanno abusato dei loro Poteri e poterelli di Stato per fare, e far fare, carriera negli Apparati dello Stato? Cosa sono se non pezzi di merda coloro i quali hanno avocato a sè, e tuttora coprono sotto l'ombrello di Stato, il fior fiore dei Masnadieri di Stato? Cosa sono se non pezzi di merda coloro i quali compiono le azioni più turpi, corrompono a destra e a manca ma poi gridano al "Pericolo Peronista"? Peròn? Un galantuomo a confronto dei pochi, sempre gli stessi, Stronzi ma Potenti che ci ritroviamo tra le balle. Succhiatori di sangue, cittadinanza, anima, patria. Riporto quanto ha dichiarato venerdì 8 giugno a La Repubblica, a proposito dei politici intercettati e che si intercettano a vicenda, il deputato e ministro Antonio Di Pietro: "Il sistema di dossieraggio c'è oggi come ieri e più di ieri. Solo i giudici possono fermare lo sciacallaggio trasversale messo in atto da un mix di personaggi che si avvalgono anche delle loro funzioni istituzionali (tra le quali funzionari delle Forze dell'ordine corrotte, ndr) per delegittimare l'avversario. Ma l'unica difesa passa per l'appoggio alla magistratura".