Se Clementina Forleo sa qualcosa farebbe bene a parlare
Pubblicato il 09/03/10 alle 12:05:39 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Clementina Forleo lascia dei commenti ad un articolo di Vulpio nei allude a qualcosa che non è chiaro # 15 commento di clementina forleo - 2/3/2010 alle 19:37 C'era bisogno di aspettare questo bel pezzo di Vulpio per sapere delle verità che Travaglio e company conoscevano da tempo? Spero che questa pubblicazione - tardiva come mi sembra di capire da una risposta dello stesso Vulpio a uno dei numerosi commenti al suo pezzo, che suggerisco di leggere - non sia una necessitata "caramellina" dell'ultim'ora per tentare di riportarlo all'"ovile", anche perchè la puzza lì è davvero diventata troppa. So comunque, conoscendo bene Vulpio e il suo coraggio, che anche se così fosse non cederà, e continuerà a raccontarci in piena libertà altri sconvolgenti fatti che coinvolgono quella fetta di magistratura cosi cara a Travaglio e company, e che altrimenti sarebbero destinati a rimanere sotterrati. Prendo atto che Gerardino D'Ambrosio si indigna e sicuramente fingerà di indignarsi ancora assieme ai suoi commensali del famoso pranzo, che non vedo da cosa si differenzi dalla più famosa cena a casa Mazzella. Pazienza. Non gli resterà che munirsi - insieme ai Toreri del suo ex Palazzo, tutti rigorosamente uniti contro il "Caimano" e tutti complici, con gravi azioni ed omissioni, nel volere la mia "cacciata" e a ribadire la sua bontà senza alcun pudore - di uno specchio davanti al quale poter arrossire. Peccato che il grande Totò non c'è più: un bello sputo nell'occhio di questa cordata ci avrebbe sollevato lo spirito.
# 44 commento di clementina forleo - 3/3/2010 alle 7:48 Ringrazio per le attestazioni di stima che anche frequentatori di questo blog mi rivolgono. Mi permetto di rispondere ad alcune domande. Ho smesso di "farli sognare" perchè com'è noto sono stata mandata in esilio (anche e sopratutto) dai "compagni" di quei signori che sognavano e che continuano a rimanere indisturbati anche in magistratura, a fare carriera unitamente alle loro accompagnatrici e ai loro accompagnatori di turno, giungendo ipocritamente a sventolare la Costituzione nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Non ho tuttavia smesso di "sognare" e di sperare in una magistratura davvero libera, senza padroni e senza guinzagli, che punisca chi va punito e che premi chi va premiato, al di là delle opinioni personali di ciascuno e della sua appartenenza o non appartenenza a questa o a quella cordata. Le umiliazioni che ho subìto e che ho dovuto subìre sono tante e quello che più mi amareggia non sono le attive ritorsioni di certi loschi individui, ma i silenzi di chi poteva e può parlare e non lo ha fatto e continua a non farlo. Sono sparita dal tubo catodico e da questo o da quell'altro giornale perchè evidentemente troppo libera e dunque "scomoda" e "imprevedibile". Ormai, anche ad Annozero come dall'Annunziata, si invitano a discutere di giustizia solo "nemici" con cui scambiare barbari insulti, o "amici" che si sa bene cosa andranno a dire. Peraltro il guinzaglio, con me, avrebbe vita brevissima. Anche il vostro giornale, che qui mi vede costretta ad ospitarmi come mera commentatrice di un post altrui, ospita i noti Ingroia, Scarpinato e via discorrendo, ossia miei colleghi per cui la verità è una sola, ossia quella sgradita al "Principe", e per i quali non arriverà mai l'ora del castigo. Anche lo stesso Beha, cui devo molto avendo avuto il coraggio di esporsi a mia difesa persino contro il Quirinale, ora glissa sulla mia "scomparsa", chiedendosi chi l'ha davvero voluta - forse un pò tutti conclude - ma senza osare
# 45 commento di clementina forleo - 3/3/2010 alle 7:58 (continua) ...puntare il dito contro chi l'ha risollevato dall'oblio e da chi finge di ricordarmi ogni tanto in nome di strategie tanto evidenti quanto comode. Quanto ai miei rapporti con l'onorevole de Magistris - che ho sostenuto disinteressatamente sin da quando non era noto ai più - preferisco al momento avvalermi della facoltà di non rispondere. Ringrazio ancora di cuore chi mi continuerà a sostenere nelle mie battaglie, che continuerò a portare avanti a qualunque costo nell'interesse del comune cittadino, che vedo sempre più sperduto nelle strade, come nelle aule di giustizia. Il rogo ormai lo conosco bene e non mi fa paura.