Pubblicato il 13/04/10 alle 11:01:50 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Brown: inglese obbligatorio per tutti gli immigrati. Venire nel Regno Unito è un privilegio e non un diritto LONDRA — Riforme ma tolleranza zero con chi è responsabile di «comportamenti antisociali» e giro di vite con gli immigrati ai quali sarà richiesto di conoscere alla perfezione l'inglese. «Venire in Gran Bretagna è un privilegio e non un diritto». Chi parla così? I laburisti devono riconquistare la middle class britannica che si presenta coi nervi tesi alle prossime consultazioni del 6 maggio, e sterzano al centro, riscoprendo quella ricetta che consentì a Tony Blair di ottenere per tre volte il mandato a governare. [...]
Il principio di base è formulato così: «Poiché crediamo che venire nel Regno Unito sia un privilegio e non un diritto, romperemo l'automatismo fra la permanenza per un determinato periodo e la possibilità di ottenere la cittadinanza. In futuro restare qui dipenderà dal sistema a punti e l'accesso ai benefici sociali sarà progressivamente riservato ai cittadini britannici e ai residenti permanenti».
I laburisti si ripromettono di sottoporre a esame d'inglese quanti richiedono permesso il soggiorno e d'impiego. «I migranti che parlano inglese in modo fluente trovano impiego con maggiore probabilità e s'integrano più facilmente. Così renderemo il nostro test d'inglese più duro». Ai candidati verrà chiesta anche la conoscenza dei «valori e delle tradizioni del popolo britannico». Difficile prevedere se la sterzata regalerà consensi. Ma un cosa è certa: i laburisti, col Manifesto di Birmingham, hanno riposto il «buonismo» nel cassetto.