Pubblicato il 13/04/10 alle 23:11:43 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Flussi: sì a 4mila autonomi e 2mila formati in patria. Le quote inserite nel decreto per gli 80mila stagionali. Previste anche conversioni e una "riserva libica" Roma – 9 aprile 2010 - Non ci sono solo gli 80mila ingressi per stagionali nel decreto flussi già firmato dal governo atteso in Gazzetta Ufficiale. Il testo dà il via libera anche a 4mila ingressi per lavoro autonomo e a 2mila ingressi per lavoratori subordinati che hanno frequentato programmi di formazione in patria.
I quattromila ingressi per lavoro autonomo riguardano “imprenditori che svolgono attività di interesse per l’Italia, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative”, ma anche “artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati”. Sì anche agli artigiani, ma solo se arrivano da “Paesi extracomunitari che contribuiscano finanziariamente agli investimenti effettuati dai propri cittadini sul territorio nazionale”.
All’interno di questi quattromila ingressi, fino a mille cinquecento saranno destinati alle conversioni di permessi per studio e formazione in permessi per lavoro autonomo. Mille sono invece riservati a cittadini libici, una contropartita per il “Trattato di amicizia, partneriato e cooperazione” stipulato tra Roma e Tripoli.
Ci sono poi le 2mila quote per cittadini stranieri che “abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine”. Si tratta di programmi avviati all’estero da associazioni ed enti italiani, approvati dal governo, che secondo il Testo Unico sull’Immigrazione garantiscono a chi li frequenta un canale preferenziale per entrare in Italia.
Flussi. Maroni frena: “Prima i disoccupati” Il ministro dell’Interno: "Non è previsto un nuovo decreto flussi. Chi ha perso il lavoro deve ritrovarlo"
Roma –13 aprile 2010 -Il ministro dell’Interno Roberto Maroni frena sull’ipotesi di un nuovo decreto flussi per lavoratori non stagionali. Prima di far arrivare altri lavoratori dall’estero, è la sua linea, bisogna pensare a chi è in Italia senza lavoro.
Ieri, a margine di un incontro all'Università Bocconi di Milano, Maroni ha ricordato che ''c'e' una mozione approvata dal parlamento che impegna il governo” a fare un nuovo decreto flussi. “Ma noi – ha aggiunto - dobbiamo tenere presente delle esigenze lavorative, in presenza di un tasso di disoccupazione alto. Bisogna fare in modo che chi ha perso il lavoro, italiano o extracomunitario già in Italia, debba ritrovarlo prima di far arrivare altri''.
Per ora, gli unici flussi autorizzati dal governo sono quelli dei lavoratori stagionali, con un decreto da 80mila ingressi che sta per arrivare in gazzetta Ufficiale. Ma Maroni ha detto che un decreto flussi "per gli altri lavoratori”, quelli cioè non stagionali, come domestici, edili ed operai, “non e' previsto”.