Marocchina di 16 anni promessa in sposa a un sessantenne
Pubblicato il 26/06/08 alle 11:56:53 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Quest'ultimo sarebbe, entro breve, venuto a vederla
Una cugina l'aveva anche contattata per dirle che la famiglia era già in trattativa per farla sposare con un connazionale residente in Francia, un ultrasessantenne. Quest'ultimo sarebbe, entro breve, venuto a vederla.
Un particolare, ha spiegato gli inquirenti, che l'aveva fatta sentire "trattata come merce". Il tutto infatti avveniva anche in cambio di una cospicua dote. Una sorte simile era recentemente toccata a una sorella di appena 17 anni.
Ma la ragazza, cresciuta nel piacentino, ha il cuore altrove, e così ha cercato, a modo suo, una via d'uscita ed ha organizzato un finto rapimento per sfuggire ad un promesso sposo sgradito e di almeno cinquant'anni più grande.
I genitori ne hanno denunciato la scomparsa, avvenuta il 7 giugno, undici giorni dopo, forse perché la giovane altre due volte si era già allontanata da casa. Poco dopo però alla famiglia è arrivata una telefonata che chiedeva 500 euro per liberarla. Il padre ha versato parte del denaro richiesto, attraverso un 'Money transfer', ma dal momento che la figlia non veniva liberata e le richieste di denaro proseguivano, ha chiesto aiuto ai carabinieri.
E' subito scattato l'intervento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, competente per i sequestri a scopo di estorsione. Le indagini dei carabinieri di Piacenza, coordinati dal sostituto procuratore Valter Giovannini, sono durate 48 ore. A militari e pm è subito sembrato un sequestro troppo strano. I sospetti sono diventati certezze nel giro di poco. Sono state attivate tutte le procedure di rito e, complici anche intercettazioni e tracciamenti, le indagini si sono spostate da Piacenza al milanese, Buccinasco e Rozzano, dove di volta in volta venivano segnalate le mosse della 'rapita'. La ragazza è stata infine trovata in lacrime ed ha spiegato la storia.
A riscontro del suo racconto c'é la frase del padre al fratello, fissata in un' intercettazione poco dopo il ritrovamento: "non la picchiare".
La Procura dei minori dovrà decidere se le possano essere imputati dei reati come, per esempio, un procurato allarme.
Non risulta invece da nessuna parte quale imputazione ci sia per i genitori della ragazza, né se li abbiamo arrestati per aver cercato di vendere una minorenne. Bella Italia. Bella magistratura.
I giornali poi, invece di scrivere titoli che mettano in risalto il reato dei genitori, mettono invece in risalto il "reato" della piccola vittima: